Una società inglese può operare in Italia
27 Ottobre 2017 da Merellir
L’Italia ha un economia molto diversificata ed è da sempre un mercato d’investimenti attraente per la presenza preminente di piccole e medie imprese e la propensione saliente all’imprenditorialità. Alcune organizzazioni britanniche sul territorio italiano sono in grado di fornire un utile supporto per le società inglesi che vogliono estendere le loro attività in Italia.
Modi per operare in Italia
Una società inglese può operare in Italia in diversi modi. E’ possibile registrare e gestire un’impresa britannica in qualsiasi parte del mondo, quindi anche in Italia. La società inglese operante in Italia può rimanere comunque residente nel Regno Unito per tutta la sua durata e la sua sede legale rimanere nello stesso paese. Per spostare invece la registrazione di un’aziensa da un paese all’altro è necessario cancellare la registrazione in UK e incorporarla attraverso il registro delle imprese nel nostro paese. In alternativa è possibile registrare una nuova società in un paese diverso e utilizzare il nome dell’azienda esistente. Questo può succedere perché entrambe le società faranno parte dello stesso gruppo. Si tratta però di processi lunghi e costosi. La buona notizia è che la propria azienda, anche se registrata nel Regno Unito, può avere sedi in tutto il mondo e vendere servizi in ogni paese. Questo è particolarmente comune nel caso delle grandi aziende che dispongono di negozi, uffici, alberghi ed è utile se si vuole trasferire all’estero parte delle proprie attività ma non si vuole rinunciare ad un’impresa consolidata e ad un’area clienti all’estero.
Trattamento fiscale per le attività in Italia
Una società inglese che opera in Italia è un’estensione del commercio britannico, per cui ci saranno una serie di implicazioni fiscali che riguardano le attività di trading fuori dal Regno Unito. Le società registrate in UK sono soggette all’imposta di società del 19% su tutti i profitti e sui guadagni imponibili del Regno Unito e all’estero. Contemporaneamente le attività di una società inglese operante in Italia danno vita ad un imponibile sul territorio nazionale, solo se si dispone di un luogo fisso di attività o se si stipulano contratti risiedendo permanentemente in Italia. In questi casi l’azienda dovrà essere registrata e avere una partita iva italiana. Così i redditi dell’azienda saranno tassati anche in Italia, limitatamente ai profitti prodotti sul territorio italiano.
Vantaggi imprenditoriali in Italia
L’attività imprenditoriale per una società inglese che opera in Italia è molto simile a quella del Regno Unito. Si applicano pratiche commerciali standard europee. I termini di pagamento in Italia sono un po’ più lunghi che nell’UK e in alcuni settori possono essere particolarmente lunghi, soprattutto quando i creditori sono organismi della P.A. La situazione per fortuna è in netto miglioramento grazie all’introduzione del codice di pagamento Prompt. Le altre sfide per un’azienda inglese operante in Italia includono i tempi piuttosto lunghi della burocrazia e del sistema giudiziario. Di contro ogni azienda dell’UK può avvantaggiarsi dei servizi e delle consulenze di ramificazioni istituzionali britanniche presenti in Italia che hanno sezioni dedicate ai rapporti con le istituzioni ed sono in grado di fornire supporto in materia fiscale e contrattuale.
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