“Il Bon Ton del Gioiello”, piccola guida per rendere preziosa ed elegante la vita di tutti i giorni
17 Febbraio 2017 da Borderline Agency
La rinomata gioielleria bolognese “F. Veronesi & Figli”, ormai giunta alla quarta generazione di una stimata tradizione familiare, si affida alla penna di Simona Artanidi, fondatrice di Etiquette Italy e massima esperta italiana di Business Etiquette, Stile e Immagine, per sancire il connubio tra qualità dei preziosi e l’eleganza del loro utilizzo, con l’obiettivo di indurre il lettore a riflettere sul profondo legame tra gioiello, buon gusto e significati nascosti.
È ancora tempo di Galateo nel mondo dei preziosi: questo il messaggio congiunto della storica gioielleria “F. Veronesi & Figli” e di Simona Artanidi, massima esperta di Bon Ton ed etichetta.
Lungi dall’essere un oggetto di primaria necessità, il gioiello trae origine dagli elementi di natura per divenire un’opera dell’artificio umano, frutto di un’emozione cristallizzata ed espressione di un’anima, quella di chi l’ha realizzato ma anche di chi si è riconosciuto nella sua storia.
La ricercatezza propria del gioiello rifugge l’omologazione e tende alla non convenzionalità: la guida dal titolo “Il Bon Ton del Gioiello”, grazie ad un mirato excursus storico, dimostra che la qualità di un ornamento non si ottiene riproponendo eternamente i risultati del passato, ma prende anzi forma dalla fusione di tradizione ed innovazione. Come ricordato dall’autrice Simona Artanidi, ad insegnarlo è il precursore di tutta la letteratura rivolta alla diffusione delle buone maniere, Baldassarre Castiglione, autore de “Il Cortegiano” (1528) e autorevole sostenitore del valore della particolarità come elemento di raffinatezza e distinzione.
Simona Artanidi, autrice di questo compendio dei principi del Bon Ton moderno applicato al gioiello, svela inoltre, attraverso un piacevole gioco di enunciazione alfabetica, tutte le buone abitudini da acquisire per non scadere mai nella volgarità e nella vistosità dell’eccesso. Esiste un gioiello adatto ad ogni evenienza, da portare con misura, quale manifestazione dell’indole di chi lo indossa. Dall’anello di fidanzamento alla corretta manutenzione dell’orologio, il gioiello maschile per antonomasia, dai consigli per la scelta del regalo pregiato, unico ed esclusivo alla corretta lunghezza della collana da indossare a seconda dell’occasione, questa guida racchiude tante informazioni e utili consigli sull’arte di indossare i gioielli nella vita di tutti i giorni. “Oggi non esistono più cose che si possono fare o cose che non si possono fare – sostiene Simona Artanidi – Esistono però la misura, lo stile e il garbo, le vie che ho scelto di percorrere scrivendo questo libro”.
Attraverso le pagine di questo curioso decalogo, il gioiello ripercorre la sua secolare evoluzione fino ad assumere le fattezze odierne: un tempo considerato elemento di abbellimento cittadino, portatore di un chiaro messaggio di potere e prestigio, è divenuto in epoca moderna una forma di ornamento individuale distante dal mero desiderio di ostentazione. L’osservanza di tutte le buone norme del suo impiego si dimostra infatti fondamentale per risultare eleganti ed adeguati in ogni circostanza, sia essa quotidiana, lavorativa o celebrativa.
Il segreto per uno stile impeccabile è la semplicità. La vera eleganza non ha bisogno di esibizione e la disponibilità di numerosi preziosi non coincide con il ricorso ad essi tutti contemporaneamente. L’obiettivo è distinguersi senza risultare stucchevoli. La selezione di pochi ma raffinati gioielli permette di mantenere il necessario equilibrio tra linee e forme, e di valorizzare al contempo i punti forti della propria figura.
La lettura di questo libro dimostra inoltre che l’osservanza delle buone norme del Galateo del gioiello prevede anche la conoscenza delle sue origini e delle sue antiche valenze. Il diamante, oggi considerato pegno d’amore per antonomasia, non nacque con questa connotazione: prima del XV secolo altro non era infatti che un talismano in grado di accrescere il sentimento d’amore di un uomo sposato per la propria moglie. L’iniziativa dell’Arciduca Massimiliano d’Austria, che affidò ad un anello con diamante la richiesta di matrimonio alla donna amata, ottenendo il suo consenso, ne fece culturalmente il gioiello simbolo dell’emozionante proposta di nozze.
Tradizione, quindi, ma anche e soprattutto memoria del “saper fare” all’italiana: il Bel Paese, da sempre generatore di opere di bellezza e ingegno, continua ad applicare, oggi come in passato, la propria creatività all’industria orafa, esportandola oltre confine e facendosi apprezzare per l’unicità del vestire e del modo di porsi.
La guida “Il Bon Ton del Gioiello” è in distribuzione esclusiva presso la gioielleria F. Veronesi & Figli.
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