Ipoacusia: Diagnosi e Terapie
1 Ottobre 2016 da RaffaellaC
Con il termine “ipoacusia” si intende l’indebolimento dell’udito che può essere lieve, medio o grave. In base alle cause può essere genetica o acquisita. Moltissime persone al mondo ne soffrono e questo disturbo può avere anche effetti molto negativi sulla vita dei pazienti in quanti le loro capacità comunicative vengono ridotte di molto e ciò può avere un forte impatti sulla loro vita relazione o lavorativa.
Le Tipologie di Ipoacusia
In base alla sede del danno causante si possono avere diverse categorie di riduzione: ipoacusia trasmissiva, ipoacusia neurosensoriale, ipoacusia mista e ipoacusia percettiva.
Vediamole brevemente in dettaglio.
- Ipoacusia trasmissiva: in questo caso si presenta all’orecchio esterno e all’orecchio medio, ovvero quelle parti deputate alla trasmissione meccanica delle onde sonore. Questo tipo di ipoacusia può insorgere in seguito a un’ostruzione del condotto uditivo esterno, per via per esempio della presenza di cerume oppure di un’otite media. I soggetti colpiti da ipoacusia trasmissiva hanno la sensazione di avere le orecchie tappate e sentono i suoni affievoliti. Tendono inoltre ad abbassare il tono della voce perché la avvertono insolitamente alta.
- Ipoacusia neurosensoriale: questo tipo di ipoacusia si presenta a livello dell’orecchio interno, che non è più in grado di trasformare le vibrazioni in impulsi nervosi. Il danno è quindi a carico delle cellule uditive o delle fibre del nervo acustico. In questo tipo di ipoacusia Il soggetto colpito da ipoacusia neurosensoriale sente i suoni, ma non li riconosce. Questo tipo di ipoacusia è spesso dovuto all’invecchiamento.
- Ipoacusia mista: il danno colpisce più apparati e coinvolge sia l’apparato di trasmissione del suono che quello di trasduzione o trasmissione. Molti dei fenomeni infiammatori, come le otiti, ma anche l’otosclerosi a carico dell’orecchio medio causano questo tipo di ipoacusia.
- Ipoacusia percettiva: il danno è localizzato a livello delle vie centrali di trasmissione del segnale nervoso. In questi casi l’audiogramma può risultare normale pur con significativa alterazione delle capacità integrative.
A volte però può insorgere anche all’improvviso e si parla dunque di ipoacusia improvvisa: questa indica una perdita dell’udito di tipo percettivo che in alcuni casi può regredire in modo parziale, totale o definitivo, può colpire un solo lato e ripresentarsi a distanza di molto tempo.
Come si Effettua la Diagnosi
La diagnosi viene solitamente formulata con l’aiuto di una cospicua serie di esami strumentali. L’esame fondamentale per la diagnosi è l’audiometria tonale e nell’esame si ricerca la soglia di minima udibilità e cioè la minima pressione sonora che deve possedere un suono per evocare nel soggetto sottoposto all’esame una sensazione uditiva. Integrano e completano l’esame audiometrico altri esami molto importanti come l’esame impedenzometrico e l’audiometria a potenziali evocati.
Le Terapie per l’Ipoacusia
Le principali opzioni terapeutiche per l’ipoacusia sono di tipo farmacologico, chirurgico e protesico. Una gran parte delle ipoacusie viene trattata con l’ausilio di apparecchi acustici o di protesi impiantabili. Le terapie farmacologiche sono indicate nelle ipoacusie improvvise, in quelle provocate dalle otiti medie e nelle forme neurosensoriali dovute a patologie autoimmuni sistemiche. La terapia chirurgica viene utilizzata nelle ipoacusie provocate da otiti medie di tipo cronico, nelle otiti medie croniche timpano-sclerotiche e nelle ipoacusie causate da otosclerosi stapedo-ovolare.
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