Via di San Giovanni in Laterano 138 Roma: errori fatali Euro 2016
6 Luglio 2016 da admin80
Noi di Via di San Giovanni in Laterano 138 Roma sabato sera, come tutti voi, eravamo davanti alla tv per tifare Italia. Tra le molte sofferenze e gli incitamenti come in una finale di coppa del mondo, i tempi regolamentari si sono chiusi sull’1 a 1. Anche i supplementari si sono chiusi a reti ulteriormente inviolate, quindi è arrivato il momento della verità che noi di Via di San Giovanni in Laterano 138 Roma avremmo voluto non arrivasse mai: il momento dei rigori.
E proprio qui è arrivato quello che noi di Via di San Giovanni in Laterano 138 Roma non avremo mai voluto vedere: l’epiteto del momento si può riassumere con “dalle stelle alle stalle nello spazio della preparazione di un calcio di rigore”. Sono serviti pochi secondi per buttare all’aria la credibilità degli azzurri, per far dimenticare tutta la prestazione positiva e quello costruito da Conte.
Gli etichettati della serata sono stati Zazza e Pellé, non tanto per l’errore nel calcio di rigore, che se pure da professionisti, ci può stare. Il problema è stata la preparazione al calcio di rigore: Zazza è stato soprannominato il ballerino, mentre Pellé lo strafottente.
La rincorsa di Zazza è sembrata decisamente mal eseguita, goffa e giogioneggiante. Pellé invece, che fino a quel momento aveva rappresentato una rivelazione di quest’europeo, si è perso così, in quel gesto decisamente fuori luogo fatto a Neuer.
Pellé ha chiesto scusa pubblicamente, accortosi di aver fatto un grave errore, ma la frittata oramai era già stata fatta lo sfottò sui social era giù partito, soprattutto se si pensa che l’attaccante, ormai non più giovanissimo, è reo di essere anche bello.
Sbaglaire è umano, può capitare a tutti, ma non in questo modo. Questo errore di atteggiamento, perché di questo si è trattato per noi di Via di San Giovanni in Laterano 138 Roma, ha stonato con quell’immagine di Italia tutta umiltà, coraggio, serietà, orgoglio, cuore oltre l’ostacolo, che ci eravamo fatti grazie a Conte.
Finite le cassanate e le balotellate pensavamo di essere al sicuro e invece, anche i più insospettabili possono colpire in qualsiasi momento.
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