Richiamo Jeep sotto i riflettori dopo la morte sospetta dell’attore Anton Yelchin. Aveva lasciato motore acceso e auto in folle.
25 Giugno 2016 da dagata
Richiamo Jeep sotto i riflettori dopo la morte sospetta dell’attore Anton Yelchin. Aveva lasciato motore acceso e auto in folle. La causa dell’incidente potrebbe essere un difetto della Jeep Gran Cherokee
Fiat Chrysler Automobiles ha dichiarato Lunedi che è troppo presto per concludere che un problema alla leva del cambio in una Jeep Grand Cherokee 2015 ha portato alla tragica morte di Anton Yelchin, schiacciato accidentalmente tra la sua jeep e il cancello di casa. Anton Yelchin, 27 anni, era star di Alpha Dog meglio conosciuto come interprete di Chekov nel reboot di Star Trek. Tuttavia, la scomparsa di Yelchin è sotto i riflettori nazionali, in un momento in cui alcune morti sospette, almeno 11, registrate negli Stati Uniti hanno costretto l’azienda a effettuare il richiamo di 1,56 milioni di Jeep a rischio incendio. Lunedi pomeriggio, la combinazione del suo status di giovane attore di talento con un futuro luminoso e la tragicità della sua morte stanno attirando l’attenzione globale. Secondo la polizia, il motore dell’auto era ancora acceso e la marcia era in folle. Resta da chiarire la dinamica dell’incidente. La causa della morte della star Anton Yelchin potrebbe essere un difetto di progettazione della sua Jeep Gran Cherokee, prodotta dal gruppo italo-statunitense Fiat Chrysler. Quando la macchina da 2,5 tonnellate ha schiacciato l’attore, il motore era acceso e nessun segnale ha avvisato il guidatore di aver lasciato il veicolo in folle. La FCA in aprile aveva già dichiarato di voler aggiungere ulteriori misure di sicurezza al meccanismo dell’ingranaggio del cambio che alcuni autisti lasciano in posizione errata quando escono dal veicolo. A causa della mancanza di allarme quando l’auto viene lasciata in folle sono stati già segnatali 212 incidenti, 308 richieste di risarcimento danni e 41 feriti. Le autorità di regolamentazione statunitensi, tra l’altro, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno già sanzionato Fiat Chrysler nel corso dell’ultimo anno con una multa di 175 milioni di dollari per la lentezza nel risolvere i richiami, tra cui proprio quelli legati al rischio incendio delle Jeep (solo il 35% delle jeep richiamate risulta essere stato riparato entro la fine del 2015).
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