Milano Art Gallery: Giuseppe Oliva rilascia le sue risposte su Arte Padova 2014
14 Dicembre 2014 da ufficiostampa
Durante la rinomata fiera Arte Padova svoltasi dal 14 al 17 Novembre 2014, la nota galleria milanese “Milano Art Gallery” che ha sede in via Alessi 11 nei pressi del Duomo, ha esposto le suggestive opere dell’artista siciliano Giuseppe Oliva. Di seguito l’intervista al noto pittore.
D: Quali opere sono state esposte e a quale tematica s’ispirano?
R: Le opere che ho esposto in Fiera erano sei e cioè: Movimento nell’azzurro, Emozioni di azzurro, Calma: oltre ai riflessi, Percezione di un tramonto, Trasparenze, Riflessi: magia di colori. Il filo conduttore è sicuramente il mare, quale mezzo attraverso il quale far riemergere le emozioni dei miei ricordi. Scorci del mio mare di Sicilia, che altro non sono che scorci e pezzi della mia vita, emozioni di un tramonto, di un riflesso o semplicemente del suo inconfondibile azzurro. Il mare, gli azzurri, il celeste, il blu, come ho avuto modo di dire in altre occasioni, fanno parte del mio essere, quali informazioni cromatiche e sensazioni di momenti emozionali, vissuti da siciliano davanti allo specchio di un mare in continuo movimento e sempre diverso minuto dopo minuto, fantastico esempio di un divenire, che ti proietta verso un futuro costellato di obiettivi sempre diversi e sempre più stimolanti, o la visione dell’infinito che ti dà il senso pieno della libertà e la assoluta mancanza di ogni tipo di vincolo o costrizione o, infine, il librarsi delle nuvole, che ti danno il senso della vita che comunque procede, nonostante la consapevolezza di andare incontro a qualche temporale. Sono tutte sensazioni che accumulo dentro e che soltanto con il trascorrere del tempo riemergono rievocando momenti, se non addirittura attimi della tua vita, che sento in qualche modo l’esigenza di esternare cercando di materializzarle su una tela in modo da impattare lo sguardo dello spettatore nella speranza di ricreare in lui le stesse emozioni.
D: Quali sono le tecniche che preferisce utilizzare?
R: Tutti i miei quadri sono realizzati con colori ad olio spalmati con spatolate rapide, continue ed irregolari. Lavorare a spatola è sicuramente esaltante, perché ti permette di dare risalto al movimento attraverso dei tocchi d’intensità, profondità e spessore diversi a seconda cioè dell’effetto che in quel momento si vuole rendere sulla tela. Il movimento della spatolata e l’abbondanza della quantità della materia mi permettono di mettere a fuoco il particolare come parte del tutto, nel tentativo di addentrarmi in modo sempre più forte ed incisivo nella realtà circostante come fonte di geometrie cromatiche emozionali. Si tratta cioè di una tecnica che non è proiettata a riproporre la realtà, ma a valorizzarla ed a cercare di apprezzarla sempre di più, semplicemente attraverso l’uso del colore, che prende vita ed è in grado di suscitare delle emozioni, soltanto per il modo di come viene steso e spalmato sulla tela. La sovrapposizione dei colori, senza confonderli e mischiarli, al fine di ottenere una superficie omogenea su cui poi scavando con dei passaggi di spatola ottenere delle sensazioni di movimento e di profondità è ciò che mi attira in particolar modo in questa forma di pittura.
D: Se dovesse con una frase darsi una personale definizione come artista contemporaneo?
R: Non è facile rispondere a questa domanda, anche se a dire il vero la risposta in qualche modo potrebbe desumersi da quanto sino adesso ho avuto modo di dire. Potrei considerarmi “un artista informale”, che attraverso il colore e l’intensità delle spatolate, cerca di trasferire allo spettatore le proprie emozioni, scorci della propria vita, che emergono in modo netto ed inequivoco dalla contrapposizione tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, dicotomia in cui l’infinitamente piccolo che è parte integrante del tutto, rappresenta il mezzo attraverso il quale capire ed apprezzare sempre di più la realtà che ti circonda, che è ciò che fondamentalmente dà origine alle nostre emozioni, bagaglio del passato per vivere il presente ed affrontare più forti il nostro futuro.
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