Comunicati stampa

Sempre più persone si avvicinano oggi alla chirurgia estetica, una branca della chirurgia plastica che nasce agli inizi del 20° secolo e che da sempre si prefigge di migliorare inestetismi sia congeniti, acquisiti a seguito di malattie o eventi traumatici, o più semplicemente di porre rimedio ai segni che inevitabilmente lascia sul nostro corpo lo scorrere del tempo.

Da sempre la bellezza ha rappresentato un grande valore per gli individui e, anche se oggi forse riveste un’ importanza eccessiva, in alcuni casi esasperata, è innegabile che un aspetto armonioso e giovanile aiuta molto l’essere umano nella sua affermazione all’interno della società. Ecco quindi spiegato il motivo per cui, se fino a qualche anno fa erano in pochi ad accedere a tali tecniche, ed alla chirurgia estetica si rivolgevano prevalentemente personaggi dello spettacolo e soprattutto donne, oggi, indipendentemente dal sesso e dal ruolo che si riveste, sempre più persone fanno ricorso a queste tecniche. Sentirsi più belli, fa sentire più sicuri e questo agevola i rapporti interpersonali ed anche qualsiasi attività lavorativa.

Negli ultimi decenni la chirurgia estetica si è molto evoluta e si è affiancata ad altre specializzazioni mediche come dermatologia, odontoiatria e fisiatria. Lo scopo è quello di ottenere una sinergia fra le varie specializzazioni al fine di armonizzare e rendere l’individuo sempre più vicino alla norma estetica media dei nostri giorni.

Innumerevoli i campi di applicazione della chirurgia estetica, fra questi la rinoplastica, intervento abbastanza impegnativo che si prefigge di modificare morfologicamente la piramide nasale, accorciandola o restringendola, o rettificandone il profilo attraverso l’asportazione del gibbo osteocartilagineo. L’intervento avviene in anestesia totale, e qualche volta anche in anestesia locale, attraverso delle incisioni endonasali che non lasciano quindi cicatrici visibili.

Per l’orecchio cosiddetto a sventola si interviene con la otoplastica. Il rimodellamento della cartilagine del padiglione auricolare avviene con diverse tecniche, ma tutte con un’incisione nel padiglione retro auricolare, quindi anche in questo caso le cicatrici saranno invisibili. Gli zigomi possono essere modellati attraverso l’introduzione di materiali biocompatibili o attraverso autoinnesti di osso o di cartilagine. Per il mento l’intervento può essere additivo o riduttivo e spesso si accompagna con la rinoplastica, in questo caso dobbiamo parlare di profiloplastica. Per gli inestetismi dovuti alle adiposità si pratica la liposuzione, una tecnica di asportazione del tessuto adiposo sottocutaneo attraverso una cannula che aspira. E’ uno degli interventi maggiormente richiesti. Avviene generalmente in anestesia locale e in day hospital.

Tra gli interventi invece atti a correggere i segni dovuti all’invecchiamento, il più conosciuto è sicuramente il lifting facciale. Esso viene effettuato con incisioni preauricolari e retroauricolari e quando l’invecchiamento cutaneo è particolarmente marcato, si pratica un’incisione cosiddetta coronale in prossimità del cuoio capelluto. C’è da considerare che il lifting, essendo una tecnica molto invasiva, attualmente, ove le condizioni lo consentono, viene efficacemente sostituita con tecniche riempitive attraverso l’utilizzo di filler riassorbibili come il collagene, l’acido ialuronico o l’acido polilattico. Ma questa è tutta un’altra storia.