Giuseppe Santonocito espone la sua arte onirica in occasione di Spoleto incontra Venezia
12 Agosto 2014 da ufficiostampa
Giuseppe Santonocito, sulla scia dei positivi consensi ricevuti in occasione delle recenti esposizioni a “Spoleto Arte” e alla “Milano Art Gallery” sarà presto ospite alle mostre di “Spoleto incontra Venezia” allestite nel secolare Palazzo Falier, a Venezia, sul Canal Grande, dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014. Il Professor Vittorio Sgarbi è stato designato in qualità di curatore, mentre il manager Salvo Nugnes si occuperà della direzione.
Sgarbi nel commentare l’interessante ricerca sperimentale compiuta da Santonocito afferma “Curiosa la sua visione cosmica, che impone macchine e sistemi geometrici, in uno spazio cosmico costellato, sottratto. Ma quanto gioco c’è, in queste invenzioni come ring per contenere le energie della natura?”.
Nel raccontare il suo multiforme percorso e gli esordi nel campo artistico il maestro spiega “Il mio esordio nel mondo dell’arte si perde ormai nella notte dei tempi, risale a circa 40 anni fa. Sono totalmente autodidatta e non credo di rifarmi a nessuno, se non agli illustri mentori del rinascimento, con cui ho imparato a dipingere cimentandomi nelle copie dei loro sublimi capolavori. Lavoro solo con olio e quasi sempre su tela. Qualche volta mi sono cimentato a sperimentare altre tecniche, ma non mi hanno mai soddisfatto. Quando stendo il colore sulla tela è come se eseguissi un’operazione chirurgica. È la sola tecnica, che mi rende veramente soddisfatto del mio lavoro”.
Molto significativi risultano i versi poetici di riflessione con cui individua il filo conduttore, che lo guida come fonte d’ispirazione di riferimento, nei quali dice “Il senso dell’opera, è arrivato dentro di me come una grande cometa, è tutto scritto come la musica. Infinita e immortale, senza tempo. L’arte non si studia e non si cerca. L’arte è attesa, gioia, sofferenza”.
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