Uganda, previsto il carcere per chi non paga le rate
30 Maggio 2014 da GiaZRest
Inaspettata e durissima la nuova strategia dedicata dal Governo dell’Uganda per i finanziamenti statali.
Secondo quanto scrive il quotidiano locale Daily Monitor, la nuova politica del Presidente del Paese, Yoweri Museveni, è davvero severa: saranno concessi prestiti statali per gli studenti più poveri, come valido ausilio per proseguire gli studi. Ma chi non pagherà, o non sarà in grado di pagare, trovandosi in una situazione di morosità, dovrà pagare una multa che arriva fino a 290 dollari (molto alta per l’economia locale) ovvero dover scontare una pena detentiva fino a 6 mesi.
L’idea è estremamente razionale, ma decisamente integralista. Lo stesso Museveni proferisce infatti che coloro che non pagano, pur avendo terminato gli studi e trovato un posto di lavoro, deve andare in carcere considerato come “cattivo cristiano, musulmano o pagano”.
Nonostante nel Paese le iscrizioni universitarie continuino a crescere esponenzialmente, sono ancora tanti i casi di abbandono per motivi economici. E il fondo per la promozione dell’istruzione, che inizialmente prevedeva berse di studio fino a 12 milioni di dollari, è sceso oggi a 2,5 milioni.
Cosa succederebbe se tali leggi, alquanto insolite, trovassero il loro posto nel quadro normativo italiano? Improponibile, se pensiamo che molto spesso il carcere non viene fatto scontare neanche a coloro che hanno percepito finanziamenti pubblici senza averne diritto, limitanosi alla denunvia a piede libero. Ma quello che stupisce, al di la di ogni improbabile paragone, è che ancora Paesi come quelli africani non possano trovare una valida strategia per la crescita economica e sociale. Il mese scorso, la Banca Mondiale ha negato al Paese un prestito di oltre sessanta milioni di euro a causa di una nuova legge che prevedeva pene severissime, tra cui l’ergastolo per gli omosessuali.
Inserito in Economia e finanza | Nessun Commento »