Agenzia Promoter: la “Milano Art Gallery” espone in mostra ad Arte Padova 2013 i prestigiosi dipinti di Lorenzo Dondi con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes
20 Novembre 2013 da ufficiostampa
Presenza di spicco tra gli artisti che partecipano all’edizione di fiera Arte Padova 2013 è quella di Lorenzo Dondi, che porta in mostra i suoi suggestivi quadri all’interno dello stand espositivo della storica “Milano Art Gallery” (sita a Milano in via G. Alessi 11) con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes agente di noti esponenti del panorama cultural artistico. La manifestazione fieristica si tiene in via Niccolò Tommaseo 59 a Padova dal 15 al 18 Novembre, con inaugurazione Giovedì 14 Novembre alle ore 18.00.
Molto interessante è il dipinto dedicato al presidente Giorgio Napolitano, fatto in suo onore come gesto di profonda stima e ammirazione. Dondi racconta “Tutto è iniziato da una piccola foto sul giornale, poco più grande di un francobollo, che ritrae il presidente seduto alla scrivania intento a parlare agli italiani. È un’immagine simbolo dell’ultimo baluardo di costituzionalità e di difesa dei valori della democrazia italiana in tempi così bui“. Nella rappresentazione pittorica Napolitano sembra stia rivolgendo un discorso agli italiani. Dietro lo sfondo azzurro il colore, che simboleggia il belpaese. Davanti sulla scrivania una colomba tricolore per celebrare l’Italia e la pace. Il titolo emblematico scelto per questa creazione speciale è “Un italiano di pace”.
Dondi predilige la tecnica ad olio su tela e concepisce l’arte come portatrice di valori e comunicatrice di messaggi autentici. Le opere possiedono una loro forza intrinseca e sono assemblate sulla base di una struttura e di un linguaggio surrealisti. Il suo intento di andare oltre e superare la realtà per librarsi in una dimensione più pura e incontaminata, non significa trasportare l’arte in un mondo simil-metafisico o di matrice onirica per proporre enigmi complessi e articolati, ma significa allontanarsi da un naturalismo generato da fenomeni effimeri e sperimentalismi roboanti e provocatori. Il pittore parmense si propone di ritrovare una dimensione aulica ed elevata dell’arte tramite cui divulgare profondi e accorati messaggi alla società.
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