La donna che fa lo shopping al sexy shop
20 Novembre 2013 da lucamerlo8
Usare “paperelle bondage”, i set organizzati ad hoc per il massaggio erotico o le palette “spanking” per farsi sculacciare non è un dovere, ma una opportunità. Divertente, dice lo psicoterapeuta Fabrizio Quattrini. Certamente, se non siete abituate, può crearvi un certo imbarazzo ritrovarvi in qualche “negozio dell’amore” per comprare gel lubrificanti, femidom (i preservativi per donne) o copri capezzoli ricoperti di perline e strass. Forse è la stessa titubanza provata da due donne su dieci che ormai varcano la soglia dei sexy shop senza provare vergogna, andando a far shopping come se si trattasse di un qualsiasi capo di abbigliamento della stagione. D’altronde è da tempo che i giocattoli erotici hanno fatto il loro ingresso perfino nei grandi magazzini. Chi ha La Rinascente sotto casa ne ha una prova. Ma di sexy toys se ne trovano anche nei distributori automatici nei bagni per signore dei wine bar e dei centri benessere. Va da se che internet sia però la soluzione più facile e “privata” per curiosare fra diverse tipologie di articoli, fantasticare su di essi e perchè no decidere anche di acquistarne qualcuno direttamente online, da uno dei tanti sexu shop online che possiamo reperire sul web. Un’opportunità che trasforma i tabù in scoperta del corpo, non solo: per la donna europea, che per i figli ha l’inseminazione artificiale, i sexy toys sono meglio di un marito che russa, fa eco il sessuologo Willy Pasini. Una battuta che trova d’accordo anche l’ironica Luciana Littizzetto che, in tv, disse: “Se la vicina di carrello, al supermercato, adocchierà gli strani oggetti metallici affusolati, potremo dire che le zucchine, ora, le fanno d’acciaio! In questo conteso di rinnovamento socio culturale e di mentalità trovanuo nuovi singificati il ruolo del negozio sexy shop e del contesto dell’abbigliamento erotico e tematico, la dove l’offerta deve essere capace di coinvolgere ed orientarsi verso un target maggiormente eterogeneo e distribuito, potendo offrire prodotti di consumo meno specifici e piu vicini all’utilizzo di massa. Sono queste le nuove sfide dei negozi tematici, la dove quelli che erano i loro articoli di nicchia trovano sempre maggior diffusione nei grandi magazzini e nelle grosse catene, senza più quei vincoli culturali e quei tabù che li ghettizzavano in negozi spesso nascosti nelle periferie delle città metropolitane. In questo conteso di rinnovamento socio culturale e di mentalità trovanuo nuovi singificati il ruolo del negozio sexy shop e del contesto dell’abbigliamento erotico e tematico, la dove l’offerta deve essere capace di coinvolgere ed orientarsi verso un target maggiormente eterogeneo e distribuito, potendo offrire prodotti di consumo meno specifici e piu vicini all’utilizzo di massa. Sono queste le nuove sfide dei negozi tematici, la dove quelli che erano i loro articoli di nicchia trovano sempre maggior diffusione nei grandi magazzini e nelle grosse catene, senza più quei vincoli culturali e quei tabù che li ghettizzavano in negozi spesso nascosti nelle periferie delle città metropolitane. In questo conteso di rinnovamento socio culturale e di mentalità trovanuo nuovi singificati il ruolo del negozio sexy shop e del contesto dell’abbigliamento erotico e tematico, la dove l’offerta deve essere capace di coinvolgere ed orientarsi verso un target maggiormente eterogeneo e distribuito, potendo offrire prodotti di consumo meno specifici e piu vicini all’utilizzo di massa. Sono queste le nuove sfide dei negozi tematici, la dove quelli che erano i loro articoli di nicchia trovano sempre maggior diffusione nei grandi magazzini e nelle grosse catene, senza più quei vincoli culturali e quei tabù che li ghettizzavano in negozi spesso nascosti nelle periferie delle città metropolitane. In questo conteso di rinnovamento socio culturale e di mentalità trovanuo nuovi singificati il ruolo del negozio sexy shop e del contesto dell’abbigliamento erotico e tematico, la dove l’offerta deve essere capace di coinvolgere ed orientarsi verso un target maggiormente eterogeneo e distribuito, potendo offrire prodotti di consumo meno specifici e piu vicini all’utilizzo di massa. Sono queste le nuove sfide dei negozi tematici, la dove quelli che erano i loro articoli di nicchia trovano sempre maggior diffusione nei grandi magazzini e nelle grosse catene, senza più quei vincoli culturali e quei tabù che li ghettizzavano in negozi spesso nascosti nelle periferie delle città metropolitane. Questa nuova tendenza socio-culurale trova conferme anche fuori dal nostro paese, notoriamente indietro in questi ambiti culturali, La Turchia fa notizia oggi per la decisione dell’Unione Europea di riavviare i negoziati di adesione dopo tre anni di stallo. Ma nel paese ancora confuso dal pesante muro contro muro estivo tra il premier Erdogan e i ragazzi ribelli di piazza Taksim, che lo accusano di voler subdolamente reislamizzare i costumi nazionali, l’attenzione è concentrata più sulla dialettica interna tra il Corano e l’eredità di Ataturk che sulla troppo a lungo e invano sognata Bruxelles. Così come nelle settimane scorse si era diffusamente parlato del restyling degli abiti delle hostess della Turkish Airlines all’insegna di una maggiore modestia e della revoca del bando del velo dagli uffici pubblici, ai giornali non è sfuggito il debutto online di un sex shop conforme alla morale musulmana, ossia halal. E’ il secondo aperto in Europa, dopo quello olandese lanciato nel 2010, e il primo in Turchia. Non è dato sapere se il primo ministro abbia o meno apprezzato l’iniziativa, ma il sito è lì, discretamente ammiccante al piacere carnale a condizione che sia finalizzato all’armonia di marito e moglie. Basta dare un’occhiata per capire che l’immaginario di riferimento non è quello a cui alludono i sexy shop aperti in tutte le città occidentali (ma anche nei piccoli centri). Al posto di fotografie inequivocabili e slogan direttissimi, ci sono colori soft, un annuncio che spiega trattarsi di un negozio a norma di legge islamica, la sagoma di un uomo in abito tradizionale seduto in posizione meditativa e quella di una donna con il capo chino coperto dal chador.
siti consigliati sul tema http://sexyshopdesideriintimi.org
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