Perché gli psicofarmaci ai bambini serata a tema
3 Agosto 2013 da gabri casella
Brescia, Giovedi 20.30, nella sala della circoscrizione in via Repubblica Argentina 120, una serata a tema, con visione del video “Marketing della pazzia” e seguente dibattito, ospiti la Dott.ssa Emilia Kwasnicka e Dott. Fabio Polesini.
La serata di dibattito sul problema sociale delle “pseudo-malattie” dei ragazzi e gli interessi farmaceutici. Dove arriva l’aiuto e inizia il businness, e eventuali altre alternative.
Come nascono le “malattie” psichiatriche? chi le approva? la differenza tra “sintomo o disturbo” e “malattia”.
ADHD: l’esistenza stessa di questo controverso disturbo mentale è messa in discussione da illustri esponenti della comunità scientifica, a cominciare dagli psichiatri statunitensi Leon Eisenberg, padre scientifico dell’ADHD, e Allen Frances, Presidente del Comitato Editoriale che pubblicò il DSM IV (la penultima versione del manuale noto come la Bibbia Psichiatrica). Intanto, destano crescenti preoccupazioni i terribili effetti collaterali dei farmaci anfetaminici utilizzati per curarlo: menomazioni cognitive, alta pressione arteriosa, decesso, morte improvvisa, declino cognitivo, dipendenza, comportamento anormale, mania, psicosi, allucinazioni, infarto, eventi cerebrovascolari, irritabilità, carenze epatiche..
In Italia, 6.000 bambini all’anno sono ricoverati in psichiatria e più di 60.000 bambini vengono trattati con psicofarmaci (oltre 10 milioni nel mondo!). Sempre più bambini vengono diagnosticati con ADHD (Attention Deficit and Hyperactivity Disorder – Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività) e subiscono una pesante cura farmacologica a base di stimolanti anfetaminici, e non sono pochi quelli che in seguito vengono diagnosticati bipolari e trattati con antipsicotici.
Indetta dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani è aperta a tutti, soprattutto ai genitori e insegnanti.
Per altre informazioni visita il sito
www.ccdu.org
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