Bambini. Giochi e sicurezza: raddoppiati gli incidenti da ingestione di pile a bottone
15 Giugno 2013 da dagata
Sembrano innocue e assolutamente sicure, qualcuno le ha paragonate per l’aspetto inoffensivo e per il guscio metallico a delle pillole magiche che inducono, anche per questo i bambini ad ingerirle. Stiamo parlando delle famigerate pile a bottone, quelle minuscole batterie elettriche che da anni, ormai, vengono utilizzate per alimentare piccoli giocattoli e dispositivi elettronici di ogni tipo. Non tutti i genitori, però hanno raggiunto la consapevolezza che la loro ingestione può causare gravi rischi per la salute. Tant’è che più volte sono state oggetto di veri e propri grida d’allarme da parte di autorevoli riviste scientifiche specializzate tra cui l’americana Pediatrics.
Sulla base di uno studio del centro antiveleni statunitense tra il 2007 ed il 2009 le segnalazioni di incidenti per i quali i piccoli hanno ingerito una batteria al litio sono stati compresi tra 3.461 e 3.758.
Le pile ingoiate, possono avere conseguenze davvero gravi, tra cui: provocare la paralisi delle corde vocali, il restringimento del tratto esofageo, la perforazione della trachea o delle pareti gastriche che come risulta dalla letteratura medica, possono causare emorragie che possono portare ad un esito letale per il bambino.
Si segnala, infatti che ben 13 bambini sono deceduti tra il 1985-2009, mentre 73 sono stati i casi evidenziati come molto gravi per la salute dei piccoli. Tra questi, negli ultimi 10 anni il 92,1% dei casi di incidenti gravi e mortali ha riguardato proprio le piccole pile a forma di pastiglia.
Una ricerca proveniente sempre dagli Stati Uniti che ha analizzato i registri di un pronto soccorso pediatrico, il Nationwide Children’s Hospital di Columbia, nell’Ohio, ha rivelato che negli ultimi venti anni gli incidenti domestici causati dall’ingestione di batterie sono raddoppiati. Ogni novanta minuti, negli USA, si verifica un incidente di questo tipo. In tre casi su quattro le vittime sono bambini con meno di cinque anni, nella gran parte dei casi bambini di un anno.
Anche i pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale si sono interessati direttamente al problema tanto da dichiarare espressamente in un convegno a Genova che le pile a disco, o a bottone che dir si voglia, rappresentano un pericolo per la salute dei nostri figli.
Uno dei problemi su cui si sono soffermati i professionisti e i sanitari del settore, sta nel fatto che in ben un caso su tre le pile ingoiate dalle piccole vittime non provengono da giocattoli, ma da oggetti di uso comune tra gli adulti: telecomandi, orologi, calcolatrici, torce elettriche di cui una percentuale superiore al 90 %, pile a bottone. È ovvio, che il modo migliore per evitare conseguenze pregiudizievoli per i Nostri piccoli è di prestare la massima attenzione e quindi la prevenzione.
Sono questi i motivi che inducono Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, a rilanciare le raccomandazioni degli esperti che invitano a prestare la massima attenzione alla scelta di giocattoli e piccoli elettrodomestici alimentati con questo tipo di batterie orientandosi su quelli dotati di un vano portabatterie apribile solo con l’uso di un cacciavite o, nell’impossibilità di fare questo, tenerli al di fuori della portata dei bambini.
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