Incontro con Gianni Mura, maestro di stile
17 Luglio 2009 da pressmark
Gianni Mura crea la camicia su misura e ciò che ne segue sembra un effetto mediatico. Non lo è. È solo un’altra formula vincente dello stilista che, ancora una volta, trova un riscontro eccellente e una risposta spontanea alla nostra intervista.
“Il successo arriva perché quello che faccio risponde ai canoni di tutte le persone e, in questo caso, intendo tutte quelle che si rivolgono a me, ma interpretando se stessi. Da parte mia, ho solo proposto i modelli di base senza schemi, ma con libertà di spaziare a seconda della propria fantasia. La risposta non si fa attendere”, assicura lo stilista, “e ho scoperto che i veri protagonisti sono loro, sono i miei clienti. Questa unicità li ha coinvolti e, in quanto a estro, sono gli interlocutori ideali del mondo creativo. Una vera risorsa umana. Ognuno aggiunge qualcosa di suo e, ognuno aggiunge stile allo stile. Un patrimonio di assoluto talento da dove, io stesso, spesso, attingo. Ho introdotto questa formula pensando di arricchire le persone”, continua Gianni Mura, “ma mi rendo conto che sono loro ad arricchire me. D’altra parte, la compravendita non mi è mai interessata e mi inorgoglisce constare che a pochi mesi dal debutto si creano già delle liste di attesa”, conclude.
In principio era la cravatta a catturare la creatività dello stilista. Modelli classici e altri che, con i loro colori, sembravano sfidare la luce del sole. Alcuni parevano eccessivi, ma tra le varie tendenze di stile c’è chi ama le tinte forti.
Inoltre, sappiamo bene che Gianni Mura non ha mai trascurato il classico eccellente. Disegnare, tessere, confezionare è stata e continua ad essere la sua parola d’ordine. Un’attività, la sua, che, come egli stesso afferma, coinvolge più persone di quanto si potesse pensare.
Ma Gianni Mura stupirà ancora. Si vedono già brillare i successi delle sua prossima uscita. Gli chiediamo: ci sarà qualche nuovo capo di abbigliamento nel prossimo futuro? “C’è”, risponde, “e c’è un team di giovani creativi pronto a entrare in campo. Ma, ora, non chiedetemi altro. Intendo godermi questo momento. Inoltre, voglio gestire ogni cosa con rigore senza trascurare nulla. Sarebbe come trascurare un figlio a beneficio di un altro. E, poi, ci vogliono i tempi ed è per questo che la mia partner mi vieta di anticipare alcunché”.
“Il successo arriva perché quello che faccio risponde ai canoni di tutte le persone e, in questo caso, intendo tutte quelle che si rivolgono a me, ma interpretando se stessi. Da parte mia, ho solo proposto i modelli di base senza schemi, ma con libertà di spaziare a seconda della propria fantasia. La risposta non si fa attendere”, assicura lo stilista, “e ho scoperto che i veri protagonisti sono loro, sono i miei clienti. Questa unicità li ha coinvolti e, in quanto a estro, sono gli interlocutori ideali del mondo creativo. Una vera risorsa umana. Ognuno aggiunge qualcosa di suo e, ognuno aggiunge stile allo stile. Un patrimonio di assoluto talento da dove, io stesso, spesso, attingo. Ho introdotto questa formula pensando di arricchire le persone”, continua Gianni Mura, “ma mi rendo conto che sono loro ad arricchire me. D’altra parte, la compravendita non mi è mai interessata e mi inorgoglisce constare che a pochi mesi dal debutto si creano già delle liste di attesa”, conclude.
In principio era la cravatta a catturare la creatività dello stilista. Modelli classici e altri che, con i loro colori, sembravano sfidare la luce del sole. Alcuni parevano eccessivi, ma tra le varie tendenze di stile c’è chi ama le tinte forti.
Inoltre, sappiamo bene che Gianni Mura non ha mai trascurato il classico eccellente. Disegnare, tessere, confezionare è stata e continua ad essere la sua parola d’ordine. Un’attività, la sua, che, come egli stesso afferma, coinvolge più persone di quanto si potesse pensare.
Ma Gianni Mura stupirà ancora. Si vedono già brillare i successi delle sua prossima uscita. Gli chiediamo: ci sarà qualche nuovo capo di abbigliamento nel prossimo futuro? “C’è”, risponde, “e c’è un team di giovani creativi pronto a entrare in campo. Ma, ora, non chiedetemi altro. Intendo godermi questo momento. Inoltre, voglio gestire ogni cosa con rigore senza trascurare nulla. Sarebbe come trascurare un figlio a beneficio di un altro. E, poi, ci vogliono i tempi ed è per questo che la mia partner mi vieta di anticipare alcunché”.
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