Diritto d’autore e Copyright, gli atti del convegno realizzato da LaLeggePerTutti.it
22 Maggio 2012 da comunicatiseo
A poche ore dalla fine del convegno “La crisi del diritto d’autore. Il copyright, tra mercato legale e pirateria”, tenutosi il 17 maggio in una gremita Aula Magna presso l’Università della Calabria, e seguito in streaming da centinaia di internauti sul portale www.laleggepertutti.it, la battaglia tra riformisti e conservatori del mercato tradizionale non si è ancora placata.
È andato in scena un vero e proprio scontro, nel corso del quale la SIAE e la polizia postale da un lato, e i nomi più famosi in materia di copyright e diritto della rete dall’altro (avv. Scorza, avv. Sarzana, dott. Francione) non si sono limitati a commentare e criticare la normativa vigente, ma hanno avanzato proposte innovative e concrete per regolamentare e contemperare gli interessi in gioco.
Come ha sottolineato l’avv. Greco, moderatore e relatore di questo acceso dibattito, “nessuno vuole abrogare il copyright, sarebbe pura utopia, ma le norme dovrebbe adeguarsi alla realtà materiale e non cambiarla. Si potrebbe quindi pensare di introdurre un sistema di licenze collettive ovvero di estendere al copyright la disciplina dei marchi e brevetti. Oppure ancora effettuare una distinzione tra fine lucrativo e non lucrativo, sanzionando solo chi intende speculare e trarre profitto dalle opere altrui”. Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso l’avv. Sarzana, affermando che il vero pirata, in realtà, è colui che “agisce per scopo di lucro”, ed invocando altresì una profonda riforma della SIAE, che monopolizza il mercato falsando la concorrenza: “Solo così si potrebbero offrire agli utenti migliori condizioni di mercato e godere dei benefici derivanti dalla condivisone della cultura sul web”.
L’interrogativo di fondo, cioè se la lotta alla pirateria può determinare l’imposizione di filtri alla rete limitando le libertà fondamentali e l’accesso alla cultura, ha animato l’intera discussione. L’avv. Scorza, a tal proposito, si è scagliato contro le lobbies che governano il mercato, affermando che “il diritto d’autore sta diventando strumento di controllo e monopolio dell’editoria e dell’informazione. Il sistema attuale non può più funzionare”.
É un vero e proprio appello, invece, quello lanciato dal dott. Francione, autore della famigerata sentenza anticopyright e autodefinitosi “magistrato pentito”: “Il web e la cultura sono liberi, ognuno deve avere la possibilità di studiare e condividere con gli altri le proprie esperienze e la propria opera d’ingegno. Così facendo, la SIAE e le industrie dei contenuti non fanno altro che togliere ai poveri per dare ai ricchi, nell’ambito di un sistema a piramide massonica”.
Attacchi diretti, frontali, dinanzi ai quali il dott. Gagliano, direttore della SIAE per l’area Calabria, non si è scomposto, sostenendo che “il diritto d’autore è un diritto dell’uomo e bisogna tutelare la libertà di creare un’opera e goderne i frutti. Il nostro sforzo è rivolto a contrastare le pratiche illecite”.
Gli interventi dell’avv. Lombardi, presidente dell’ AFI e della dott.ssa Scarpelli, per la Polizia Postale, sono stati intervallati dalla partecipazione, in videoconferenza, di Marco Ciurcina, rappresentante del partito pirata italiano, che ha illustrato finalità e proposte del movimento.
Non sono poi mancati interventi dal pubblico, nell’ambito di un confronto civile e moderato su un tema scottante, che anima blog e quotidiani da circa un decennio. Da entrambe le parti, comunque, si è convenuto sulla necessità di un intervento del legislatore al fine disciplinare un settore di difficile governabilità. Il diritto d’autore, ormai, è entrato prepotentemente nella vita quotidiana, con implicazioni nel mondo della musica, del cinema, delle fotografie e in ogni attività commerciale e amatoriale.
Al termine del convegno, la redazione de “La legge per Tutti” ha annunciato che si è trattato solo del primo di una lunga serie di incontri sul tema in questione, che riceve quotidianamente ampio spazio nelle pagine del portale. La “guerra del nuovo millennio”, così come è stata ribattezzata, è solo agli inizi. E nessuno sembra voler fare un passo indietro.
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