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Pawn Hearts Day: 35 anni del capolavoro dei Van Der Graaf in un imperdibile evento!

2 Ottobre 2007 da synpress44

A Guastalla il 6 e 7 ottobre si festeggiano i 35 anni del disco-capolavoro della band inglese Van Der Graaf Generator, che nel 1971 riscosse incredibile successo in Italia. Evento a cura del PH&VDGG Gruppo di studio, seminario condotto da Carlo Massarini

Il PH & VdGG Study Group
presenta

Pawn Hearts Day

Guastalla (RE)
6-7 ottobre 2007

Sabato 6 Ottobre 2007
ore 21,15

Inaugurazione Mostra Documentaria su Pawn Hearts:
copertine, recensioni, memorie…

A Plague of Lighthouse Keepers:
suoni e recitazioni e sorprese.

——————————————————————————–

Domenica 7 Ottobre 2007
ore 9,15
Seminario di studio

Il Tempo in cui Pawn Hearts guidava le classifiche italiane.
A cura di Carlo Massarini (Roma), critico musicale, all’epoca conduttore
della trasmissione "Per voi Giovani".

Pawn Hearts, le Liriche: non solo testi
Lettura e commento delle liriche di Pawn Hearts a cura di:
Massimo O­nesti (Roma) Attore,
Gigi Cavalli Cocchi (Reggio Emilia) Musicista
Fiorello Tagliavini (Guastalla) attore
Marco Olivotto (Trento) Co-autore della raccolta di traduzioni
dell’opera dei VdGG Dark Figures Running

Dentro le musiche di Pawn Hearts
Ricardo Odriozola (Conservatorio di Bergen, Norvegia)
Musicologo, curatore della trascrizione di Pawn Hearts
http://www.pawnhearts.ukf.net/

….con la telepartecipazione di Paul Whitehead

La partecipazione alle sessioni di studio ed alla mostra è gratuita.

La mostra e il seminario si terranno al Teatro R.Ruggeri, via Verdi 6 (Guastalla)

Infoline: info@phvdggstudygroup.it –
http://www.phvdggstudygroup.it

Nel 1972 – 35 anni fa – i Van der Graaf Generator conquistavano i primi posti delle classifiche italiane di vendita con l’album Pawn Hearts. Fu un successo inatteso per l’obiettiva complessità di musiche e testi, visto anche il modesto impegno promozionale.

Facilitato da una presentazione intelligente da parte degli esperti di settore (Massarini e Caffarelli in particolare), il pubblico italiano recepì appieno l’energia del generatore e superò l’indifferenza che – in analogia ai Genesis compagni di scuderia – il pubblico inglese continuava a mostrare al gruppo anche dopo 3 anni di frenetica attività in studio e in concerto.

I Van der Graaf Generator si caratterizzavano per un insieme di proposte musicali fortemente innovative rese ancora più interessanti dalle straordinarie doti vocali di Peter Hammill, allora poco più che ventenne. Il sogno era ancora più fascinoso grazie alle stupende copertine di Paul Whitehead. Il grande successo di Pawn Hearts aprì la strada ad una lunga serie di concerti in Italia suddivisi in tre tour distinti tra febbraio e luglio che alimentarono il fenomeno Van der Graaf consolidando i rapporti col pubblico italiano. Grande fu lo stupore (e la delusione) che seguì la notizia dello scioglimento del gruppo alla fine dell’estate quando si attendeva con ansia l’uscita del nuovo disco.

Pawn Hearts non è solo un disco-capolavoro che a 35 anni mantiene il suo carico di novità e struggente bellezza, ma rappresenta il simbolo di quella sensibilità musicale e artistica particolarissima che fece apprezzare i Van der Graaf prima in Italia che nella madrepatria e costituì, almeno per quella generazione di giovani italiani, un elemento culturale e sociale caratterizzante e di aggregazione, oltre che un potente stimolo alla conoscenza della lingua inglese.

Ora, promossa dal Gruppo di Studio Italiano sulle opere di Hammill e dei VdGG, parte un’iniziativa che va ben oltre la reunion tra appassionati: il Pawn Hearts Day è un’occasione per capire meglio le alchimie musicali, le poetiche di questo importantissimo gruppo, ma anche per comprendere i vari significati di quello che è stato il fenomeno musicale italiano dei primi anni ’70. Ci accompagneranno in questo percorso personalità affermate nei rispettivi campi, ma mai messe a confronto sullo stesso obiettivo.
Carlo Massarini, allora conduttore della trasmissione culto “Per voi giovani”, presenterà il contesto musicale – culturale dell’epoca.

Il maestro Ricardo Odriozola – responsabile del Conservatorio di Bergen (Norvegia) – tratterà le tematiche musicali: aiutandosi col pianoforte mostrerà i risultati delle sue ricerche che lo hanno portato alla trascrizione delle partiture dei brani del disco sottolineando i passaggi di maggiore interesse.

Marco Olivotto, curatore assieme a Luca Fiaccavento della traduzione italiana dell’album, affronterà il tema delle liriche coi numerosi significati, ora espliciti ora divisi dai doppi sensi che hanno reso famose queste poetiche.
Tra i diversi interventi potremo ascoltare le versioni italiani delle liriche dell’album interpretate da Max o­nesti, stimato attore già voce recitante assieme allo stesso Hammill dei versi tratti dai brani dei VdGG.

Nella serata di sabato l’inaugurazione della mostra delle copertine originali dell’epoca e di memorabilia allestita nelle sale del Teatro Ruggeri darà il via alle sessioni di studio e sarà seguita dalla attesissima interpretazione a più voci, in italiano, della suite A Plague of Lighthouse Keepers, ritenuta unanimemente uno dei capolavori della musica rock e della poetica di Peter Hammill.
L’eclettico artista reggiano Gigi Cavalli Cocchi e Fiorello Tagliavini affiancheranno Max o­nesti accompagnati dal piano di Odriozola in questa serie di immagini e scenari che hanno caratterizzato in modo indelebile la scena dei “seventies”.
Le iniziative, gratuite grazie all’impegno dello Study Group, sono aperte a chiunque possa essere interessato alla musica, alle poetiche o anche solo ad entrare nello spaccato della cultura musicale dell’Italia nei primi anni ’70.

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