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Carati, Come si calcola la purezza dell’oro

15 Marzo 2025 da comproorosubitofirenze

L’oro è uno dei metalli preziosi più apprezzati e utilizzati nella gioielleria e nell’industria. Uno degli aspetti fondamentali da considerare quando si acquista un oggetto in oro è la sua purezza, che viene misurata in carati (K o kt). Ma come si calcola la purezza dell’oro? Scopriamolo insieme.

Cosa sono i carati dell’oro?

Il termine “carato” indica la quantità di oro puro presente in una lega metallica. L’oro puro è definito come oro a 24 carati (24K), ossia contiene il 99,9% di oro senza altre impurità o metalli aggiunti. Tuttavia, l’oro puro è molto morbido e non adatto per la realizzazione di gioielli e altri oggetti durevoli, per cui viene spesso mescolato con altri metalli come argento, rame o nichel per aumentarne la resistenza.
Per quanto riguarda la gioielleria italiana di buona qualità la lega aurea più utilizzata è quella di 18 carati come ci viene confermato da questo compro oro Firenze, regolarmente autorizzato da Banca italia.

Come si calcola la purezza dell’oro in carati?

La formula per calcolare la purezza dell’oro in carati è la seguente:

Purezza (%) = (Carati / 24) × 100

Ad esempio, se abbiamo un gioiello in oro a 18 carati, possiamo calcolare la percentuale di oro puro in questo modo:

(18 / 24) × 100 = 75%

Questo significa che un oggetto in oro 18K contiene il 75% di oro puro e il restante 25% è composto da altri metalli.

Le diverse leghe d’oro e il loro utilizzo

Di seguito, una tabella con le principali leghe d’oro e la loro percentuale di oro puro:

24K (99,9%) – Oro puro, troppo morbido per gioielli, usato in lingotti e investimenti.

22K (91,6%) – Molto usato in gioielli di alta qualità, ma ancora relativamente morbido.

18K (75%) – Utilizzato in gioielleria di lusso, ottimo equilibrio tra purezza e resistenza.

14K (58,3%) – Molto comune in gioielleria, più resistente e meno costoso dell’oro 18K.

10K (41,7%) – Molto resistente, meno prezioso e più economico.

9K (37,5%) – Utilizzato soprattutto in alcuni Paesi europei per gioielli economici.

Come verificare la purezza dell’oro?

Per verificare la purezza dell’oro, si possono utilizzare diversi metodi:

Marcatura e punzonatura – Gli oggetti in oro autentico riportano un punzone con il numero di carati o la percentuale di purezza.

Test con acido nitrico – Un metodo chimico che può determinare la presenza di oro.

Spettrometria XRF – Un’analisi avanzata che utilizza i raggi X per identificare con precisione la composizione del metallo.

Test magnetico – L’oro non è magnetico, quindi se un oggetto in oro viene attratto da un magnete, probabilmente non è autentico.

Conclusione

Capire la purezza dell’oro è essenziale per fare acquisti consapevoli e valutare il valore reale di un gioiello o di un investimento in oro. Conoscere il numero di carati e saperne calcolare la purezza aiuta a distinguere tra le diverse qualità e a scegliere l’oro più adatto alle proprie esigenze. Prima di acquistare un oggetto in oro, è sempre consigliabile controllarne la certificazione e, se necessario, farlo testare da un esperto.

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