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La rinascita degli hangar Avio 1 e Avio 2 di Olbia è ormai realtà grazie ad Atitech, che lo scorso 14 febbraio ha avviato le operazioni con la manutenzione di un Boeing 737 Max. Un significativo passo in avanti che riporta in auge un polo storico dell’aviazione, oltre ad aprire la strada a investimenti futuri sul territorio e alla creazione di nuove opportunità professionali.

Con Atitech una nuova era per la manutenzione aeronautica della Sardegna

Atitech, la MRO di Capodichino guidata dall’imprenditore Gianni Lettieri, è protagonista di una profonda trasformazione che punta a cambiare il panorama aeronautico olbiese. La scorsa settimana, l’azienda ha infatti dato il via a una nuova era di manutenzione aerea inaugurando ufficialmente gli hangar Avio 1 e Avio 2 presso l’aeroporto Costa Smeralda. Con la messa in servizio di un Boeing 737 Max, sottoposto a una revisione pesante, la MRO ha avviato operazioni che sono il risultato di mesi di preparativi intensivi: dall’installazione di nuove attrezzature alla formazione specialistica e alla selezione mirata di personale qualificato. Il progetto, realizzato in collaborazione con Geasar e la Regione Sardegna, richiama il prestigioso passato di Olbia, un tempo fulcro della manutenzione per compagnie come Meridiana e Air Italy, e si inserisce in una strategia volta a rilanciare l’economia e l’innovazione tecnologica del territorio. Pur in attesa delle certificazioni per operare nel segmento dei jet privati, focus centrale del progetto, Atitech ha comunque scelto di iniziare con interventi su aerei narrow body, una prassi già consolidata nelle sedi di Roma e Napoli.

Nuove assunzioni e formazione specialistica gli obiettivi di Atitech per gli hangar di Olbia

Parallelamente, Atitech ha annunciato piani ambiziosi per espandere il proprio organico, puntando inizialmente a 300 nuove assunzioni, con ulteriori prospettive di crescita per il futuro. La priorità, concordata con Geasar e la Regione, è stata data agli ex lavoratori di Air Italy, già in possesso delle licenze per la manutenzione aeronautica, per garantire una transizione rapida ed efficace. Soddisfatto l’AD Gianni Lettieri: sebbene alcune risorse abbiano rinunciato durante il processo di selezione, ha spiegato, il team iniziale conta attualmente 34 tecnici altamente specializzati, impegnati in corsi di aggiornamento su modelli come GulfStream e Hawker. L’imprenditore ha poi messo in evidenza il crescente interesse per il progetto a livello internazionale, testimoniato dal successo ottenuto alla recente fiera di Dubai: “Tra poco parteciperemo alla fiera di Ginevra, che al mondo dei business jet è espressamente dedicata”, ha concluso il Patron di Atitech.