Prezzo del caffè sempre più in alto a causa dei problemi in Brasile e Vietnam
20 Dicembre 2024 da helly
Le cattive condizioni meteorologiche stanno incidendo sulla produzione di caffè, tanto da spingere il prezzo della varietà Arabica sui massimi di 47 anni. Tali rincari ben presto si trasferiranno sul prezzo della tazzina al bar.
Cosa fa aumentare il prezzo del caffè
I maggiori problemi produttivi si sono verificati in Brasile e Vietnam, dove la fornitura ha accumulato un ritardo di tre anni rispetto alla domanda, finendo anche per esaurire le scorte (i commercianti adottano la strategia swing trading per comprare in anticipo ed evitare di pagare troppo a causa degli eccessivi rialzi). Già questo basterebbe da solo a esercitare pressione sul prezzo del caffé).
Il Brasile, paese dove si produce quasi la metà della varietà Arabica mondiale (la più pregiata), ha vissuto quest’anno una delle peggiori siccità mai registrate. Situazione analoga in Vietnam, che è il maggiore produttore della varietà robusta con una quota di mercato del 40%. Anche qui la siccità ha colpito duramente i raccolti nella prima parte dell’anno, mentre le piogge eccessive cominciate a ottobre hanno fatto il resto.
Il rally della quotazione
Questo scenario si riflette sulle quotazioni di mercato. Il prezzo di riferimento alla borsa ICE ha raggiunto i 3,36 dollari per libbra di peso, come non succedeva dal 1977. All’epoca fu la neve a provocare la distruzione di ampie zone di piantagioni brasiliane. Stavolta invece il guaio si chiama siccità.
La crescita del prezzo darà un po’ di ossigeno agli agricoltori, per coprire i costi del raccolto di quest’anno. Ma al tempo stesso sarà una sfida importante per i commercianti che dovranno correre e aprire di più i cordoni della borsa per ottenere i chicchi sul mercato.
Timori anche per il 2025
Al problema attuale si aggiunge poi anche una prospettiva non proprio brillante. Secondo gli esperti infatti anche il 2025 sarà un anno di scarsa produzione. Alcune stime indicano un calo della produzione in Brasile del 10,5%, mentre la produzione di robusta in Vietnam dovrebbe ridursi del 10%.
A causa della difficoltà di approvvigionamento, il torrefattore più importante al mondo (Nestlè) ha già aumentato i prezzi, spingendo così molti consumatori a preferire delle marche più economiche. Va sottolineato che le aziende di torrefazione tendono ad acquistare la materia prima con largo anticipo, e siccome non possono rivendere il prodotto a zero spread (ossia senza margini), significa che per i consumatori le ripercussioni sul prezzo al bar del caffè le vedremo fra 6-12 mesi.
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