Rendimenti del tesoro USA in crescita, cosa ci attende in futuro
2 Novembre 2024 da helly
Nell'ultimo periodo il rendimento dei titoli di Stato americani decennali (Treasury) è giunto a livelli che non si vedevano da molto tempo, avvicinandosi al 4%. Il loro andamento è diventato uno dei fattori più importanti in base al quale si stanno muovendo gli investitori sui mercati finanziari, perché incide non solo sul mercato dei Bond, ma anche su quello azionario e sull'andamento delle valute. È lecito quindi chiedersi che cosa accadrà nel prossimo futuro.
Cosa muoverà i rendimenti USA
Ci sono diversi possibili scenari all'orizzonte, che verranno influenzati tanto dall'esito delle sempre più imminenti elezioni presidenziali, quanto dalla generosità fiscale che è tipica nell'anno elettorale (per ovvi motivi politici).
I driver dei rendimenti dei titoli di Stato USA possono essere ridotti a tre. Anzitutto l'andamento del ciclo di taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve; in secondo luogo le emissioni di nuovi bond da parte del Tesoro statunitense; infine il quantitative tightening della Banca Centrale americana.
Gli scenari possibili
Analizzando le prospettive dell'economia a stelle e strisce, si possono immaginare tre possibili scenari per i prossimi 12 mesi, che ovviamente coinvolgono anche l'andamento dell'economia a livello internazionale
Nel primo scenario la crescita globale si irrobustisce (e questo significa anche nuovi stimoli da parte della Cina) e ciò consente alla Federal Reserve di procedere con tagli al costo del denaro graduale e contenuti. Tutto questo spingerebbe più rapidamente il rendimento dei Treasuries verso il 5%, con una deviazione standard di volatilità molto pronunciata. Ciò provocherebbe anche un irrobustimento del dollaro americano.
L'ipotesi di mezzo
Nel secondo scenario invece l'economia continua a marciare lenta. La Federal Reserve sarebbe costretta a dargli degli stimoli più rapidi, scendendo con i tassi di interesse verso il 3%, rendendo così più ripida la curva dei rendimenti. Questi ultimi si muoverebbero verso il 5% a passo spedito. A risentirne potrebbero essere i mercati azionari, che stanno correndo da molto tempo su nuovi record (non solo a Wall Street ma anche in Europa, sul DAX Ger 40 ad esempio, e potrebbero incappare in una brusca correzione al ribasso.
La prospettiva di una recessione
La terza ipotesi è quella più cupa, perché immagina un'economia americana in recessione. Ciò costringerebbe la Banca Centrale statunitense ad allentare in modo aggressivo la politica monetaria, tagliando i tassi di interesse in modo rapido e sostanzioso (un po' come accaduto dopo la crisi finanziaria del 2008-2009). Tutto questo farebbe frenare il rendimento dei titoli del tesoro, che probabilmente neanche riuscirebbero mai a raggiungere il 5%.
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