Il contributo dell’IA alla sanità: il punto di Gianni Prandi
26 Marzo 2024 da articolinews
Le liste d’attesa rappresentano una sfida critica per il sistema sanitario italiano, ma Gianni Prandi, con la sua esperienza nel mondo dei Big Data e dell’IA, indica le possibili soluzioni da adottare per garantire un migliore accesso alle cure.
Gianni Prandi: il futuro della sanità italiana tra Big Data e Intelligenza Artificiale
Quella di Gianni Prandi, fondatore e membro del CdA di Vidierre, è una visione audace: abbattere i tempi delle liste d’attesa per le visite e gli esami medici attraverso l’impiego dei Big Data e dell’Intelligenza Artificiale. Le lungaggini per accedere alle cure figurano infatti ai primi posti tra le criticità del sistema sanitario italiano. A dirlo anche il recente rapporto di Cittadinanza Attiva, con un terzo degli intervistati che identifica proprio nelle liste d’attesa il principale ostacolo alle diagnosi. Nei casi peggiori, un ritardo negli esami può equivalere ad una condanna. Un problema ormai atavico, con i tempi che si allungano di anno in anno e sempre meno risorse per arginarlo. Ma che oggi, sostiene Gianni Prandi, è possibile risolvere o quanto meno mitigare grazie ai nuovi strumenti basati sull’IA e alla corretta analisi dell’immenso quantitativo di dati a disposizione.
Gianni Prandi: “Prevenzione? Big Data i migliori alleati”
Nel concreto, il fondatore di Vidierre, società di Assist Group dal 1993 leader nella media intelligence, spiega che affidarsi a un “cervello elettronico” comporterebbe benefici straordinari, migliorando il servizio per gli utenti e generando risparmi per le strutture sanitarie. Tutto concentrato, aggiunge Gianni Prandi, in un unico ecosistema digitale. L’esperto porta l’esempio delle ASL: grazie all’Intelligenza Artificiale, si potrebbero valutare rapidamente le condizioni complessive dei pazienti, creando una graduatoria basata su fattori di rischio e sull’urgenza delle prestazioni mediche. Tra gli alleati anche i sistemi di Data Analytics, attraverso i quali è possibile perfezionare la selezione dei pazienti considerando una vasta gamma di parametri. Soluzioni che sono state già sperimentate con successo in istituti come l’Humber River Hospital di Toronto, dove approvvigionamento di farmaci e ricoveri vengono appunto gestiti grazie ai Big Data. Con una rapidità e una precisione, sottolinea Gianni Prandi, senza precedenti nella storia dell’umanità. C’è poi da considerare anche quello che si potrebbe definire come una sorta di ‘ciclo virtuoso’ dei dati, “Più queste raccolte di informazioni si arricchiranno, più la tecnologia dei Big Data offrirà all’Intelligenza Artificiale l’opportunità di ipotizzare veri percorsi di medicina predittiva”. Nel futuro, l’esperto ipotizza anche la nascita di una vera e propria rete di prevenzione globale, in grado potenzialmente di abbattere la letalità di alcune malattie.
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