Comunicati stampa

A marzo del 2023 il fallimento della Silicon Valley Bank aprì un periodo estremamente delicato per le banche statunitensi, e per un effetto a catena ne risentì l’intero settore a livello globale.
Lo stress vissuto durante quel periodo si sta riproponendo negli ultimi tempi, inviandoci un messaggio preoccupante.

Cosa succede alle banche USA

Il settore bancario americano trova a fronteggiare un mix di fattori molto negativi. Le banche regionali americane hanno concesso molti prestiti immobiliari, e questa esposizione adesso sta creando grosse difficoltà.

Infatti da un lato il valore degli immobili in molti casi è crollato, dall’altro gli altri tassi di interesse hanno reso difficile il pagamento dei prestiti accesi dagli investitori immobiliari. La pratica dell’accumulation distribution ha fatto danni, e così le banche hanno dovuto accantonare importanti cifre per eventuali perdite.

A questo scenario si aggiunge anche la richiesta da parte della Federal deposit Insurance Corporation (fdic), che per riempire i suoi fondi – intaccati dai salvataggi della scorsa primavera – è andata a battere cassa proprio dalle banche. Una stima indica in circa 500 milioni di dollari la somma che le banche dovranno versare.

Dove ci condurrà tutto questo?

È difficile stabilire in che misura i problemi potrebbero acuirsi in futuro. Ma un piccolo campanello d’allarme è già suonato in borsa. Le azioni della New York Community Bank sono crollate in un solo giorno del 38%, dopo che l’ultima trimestrale ha evidenziato una perdita di 252 milioni di dollari. In base alle regole di Gann, quel titolo andava gettato via subito dagli investitori.

Una conferma dei problemi del settore è arrivata anche dall’indice bancario regionale kbw, che è sceso del 6%, segnando la diminuzione giornaliera più grande dallo scorso mese di maggio.
Le perdite hanno intaccato anche altre banche regionali: quelle della California, della Florida, dell’Arizona, dell’Arkansas e del New Jersey. Tutto questo fa pensare a crolli che non hanno nulla di improvviso o momentaneo, ma evidenziano delle crepe molto più profonde.

Il ruolo della speculazione

Bisogna peraltro aggiungere che questi contesti vengono spesso aggravati anche dall’attività degli speculatori, che soffiano sul fuoco delle difficoltà per macinare guadagni. Una stima ha evidenziato che chi ha puntato sul crollo delle azioni delle banche regionali ha fatto profitti per circa 700 milioni di dollari in un sol giorno.