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IA negli ospedali, l’analisi di Gianni Prandi: “Maggiore efficienza, minore attesa e prevenzione efficace”

25 Dicembre 2023 da pressnewsmm

Gianni Prandi, fondatore di Vidierre – Assist Group, sostiene che l’IA potrebbe risolvere molti problemi strutturali della sanità italiana.

 Gianni Prandi

Gianni Prandi, una proposta per una sanità efficiente: “L’IA regoli le graduatorie degli ospedali”

Nel panorama del sistema sanitario italiano un problema tristemente noto è quello delle lunghe liste d’attesa per le visite mediche: tuttavia Gianni Prandi, membro fondatore del CdA di Vidierre, società di Assist Group, sostiene che l’intelligenza artificiale (IA) potrebbe costituire una soluzione ricca di benefici per i pazienti. L’Humber River Hospital a Toronto costituisce, ad esempio, il primo ospedale completamente digitalizzato del Nord America. Qui, l’ampio utilizzo dei dati ha migliorato notevolmente la gestione delle risorse, dall’organizzazione dei turni del personale all’approvvigionamento di farmaci e sangue. Gianni Prandi ha proposto l’adozione di un sistema automatizzato basato sull’IA per gestire le prenotazioni nelle ASL italiane. Tale sistema potrebbe digitalmente contattare i pazienti, offrendo alternative in caso di cancellazioni e utilizzando il Natural Language Processing (NLP) per interagire con una voce sintetica. Inoltre, l’accesso alle cartelle cliniche potrebbe consentire di stabilire una priorità basata sulla gravità delle condizioni dei pazienti, contribuendo così a una migliore gestione delle risorse e a una riduzione delle liste d’attesa.

Gianni Prandi: “Così l’IA potrebbe salvare vite”

L’IA potrebbe, secondo Gianni Prandi, avere un impatto significativo anche nel campo dei trapianti d’organo, affrontando le lunghe liste d’attesa. Attraverso l’analisi dei dati, sarebbe possibile ottimizzare la selezione dei destinatari, salvando vite in modo più efficiente. Inoltre, l’IA potrebbe essere utilizzata per la medicina predittiva, prevedendo il rischio di sviluppare determinate malattie e avvisando i medici in anticipo. “In Italia, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario è ancora limitato a causa del ritardo del sistema“, ha sottolineato Gianni Prandi. Solo alcune regioni, tra cui Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, hanno intrapreso la digitalizzazione. Tuttavia, l’esperto evidenzia la necessità di un sistema sanitario unificato che porterebbe notevoli vantaggi nella cura dei pazienti. Ad esempio, attualmente i vari fascicoli sanitari regionali non sono interconnessi, rendendo difficile l’accesso ai dati dei pazienti che risiedono in diverse regioni e causando ritardi nelle cure. La sanità del futuro richiede una pianificazione tempestiva. Inoltre, l’IA potrebbe contribuire a proteggere i dati sanitari da intrusioni informatiche, un problema sempre più rilevante nell’attuale contesto. L’utilizzo dei big data può svolgere un ruolo cruciale nel preservare la privacy dei pazienti e prevenire utilizzi impropri a fini commerciali.

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