Economia tedesca, che crisi: altro che locomotiva d’Europa
29 Ottobre 2023 da helly
Da decenni l’economia tedesca è considerata come la locomotiva del vecchio continente, per via della sua robusta attività industriale alimentata prevalentemente dalle forti esportazioni del paese. Lo scenario tuttavia sta cambiando, e quest’anno il colosso teutonico si avvicina sempre di più alla recessione.
Perché sta arrancando l’economia tedesca
Attualmente la Germania è quella che registra le performance peggiori tra le maggiori economie sviluppate. Al punto che Fondo Monetario Internazionale ed Unione Europea prevedono per quest’anno una contrazione dell’economia tedesca. Le previsioni (fonte Pocket Option) indicano che il PIL tedesco scenderà dello 0,4% nel 2023 e rimbalzerà solamente dello 0,5% l’anno prossimo.
La principale motivazione di questa difficoltà è l’invasione Russia in Ucraina. Questo tragico avvenimento ha rappresentato una mazzata per l’economia tedesca, dal momento che ha interrotto le forniture di gas naturale russo a prezzi accessibili. Il costo del gas naturale è circa raddoppiato rispetto al 2021, con ripercussioni negative sulle aziende che lo utilizzano.
Essendo l’attività industriale della Germania molto vivace e fortemente energivora, il contraccolpo è stato enorme. La produzione industriale tedesca è scesa di nuovo ad agosto per il quarto mese consecutivo ed è ora più del 7% al di sotto del livello pre-pandemico.
Molte imprese pensano di spostarsi
Secondo alcuni analisti, c’è il rischio concreto che l’economia tedesca vada ad affrontare una “deindustrializzazione”. Molte imprese infatti potrebbero trovare più conveniente de-localizzare la produzione in altri Paesi, perché produrre in Germania è sempre più costoso.
Prospettive negative
A prescindere da come si evolveranno gli scenari futuri, la situazione della Germania rimane difficile, poiché la crescita affronta ostacoli persistenti. Il Paese ha bisogno di riforme strutturali per quanto riguarda i prezzi dell’energia, le infrastrutture, l’immigrazione e così via. Eppure, paradossalmente l’indice di Borsa tedesco di riferimento – il DAX 40 – è scambiato vicino ai massimi storici, anche se negli ultimi due mesi ha mandato alcuni segnali preoccupanti che fanno dubitare che l’attuale scenario rialzista sia sostenibile.
Inserito in Economia e finanza | Nessun Commento »