Industria dell’auto, la minaccia cinese si estende sui colossi di Europa e USA
10 Settembre 2023 da helly
La Cina sta diventando una minaccia sempre più concreta per l’industria dell’auto europea. Da un lato infatti il mercato interno cinese è sempre più appannaggio di marchi locali, dall’altro sta cominciando l’invasione di auto elettriche made in China nel vecchio continente.
Cosa succede all’industria dell’auto
La Cina è stata protagonista di una grande cavalcata nel settore dei veicoli elettrici. Le vendite sono cresciute di 10 volte negli ultimi cinque anni e l’industria dell’auto cinese è ormai leader indiscusso in questo ambito.
I marchi cinesi hanno prodotto il 35% dei veicoli esportati a livello globale, e al tempo stesso il mercato interno del Paese rappresenta il 62% delle vendite mondiali di auto a trazione elettrica (dati Pocket Option). Nel primo semestre di quest’anno, un terzo delle auto nuove vendute nel paese del Dragone sono state elettriche, anticipando così di 2 anni il traguardo che ci si era prefissati.
La corsa taglia fuori i player europei
Sembra di rivedere il boom di un trentennio fa, quando in Cina cominciò il processo di adozione dell’auto. Ma a differenza di allora, il trend è prevalentemente guidato da marchi nazionali. L’unica “straniera” capace di entrare nella classifica dei marchi più venduti è Tesla.
Le conseguenze
Questo processo sta mettendo in grave difficoltà i colossi europei del settore, che si ritrovano di fronte a una duplice minaccia: oltre al calo delle vendite in Cina, l’aumento della concorrenza delle auto cinesi nei mercati occidentali. Del resto gli effetti si stanno vedendo in Borsa. Il titolo del colosso Volkswagen sull’indice DAX40 è precipitato verso i 100 euro, quando nel 2021 valeva molto più del doppio.
Riflessi su PIL e crescita
Le conseguenze potrebbero essere potenzialmente devastanti, visto che un report di Allianz Trade stima in 7 miliardi di euro i mancati guadagni per i costruttori europei entro il 2030 per la progressiva espansione di quelli cinesi.
L’invasione automobilistica cinese potrebbe costare un totale di 24 miliardi di euro in termini di produzione economica nel 2030, che si traduce in un calo dello 0,15% del PIL in Europa.
Per questo i player dell’industria dell’auto europea stanno chiedendo ai responsabili politici nuovi dazi doganali, pari a quelli delle auto europee importate in Cina.
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