Tanti pensionati, pochi lavoratori. Giampiero Catone: un paradosso italiano
14 Marzo 2023 da articolinews
Giampiero Catone, Direttore del quotidiano “La Discussione”, in un suo editoriale parla di lavoro e previdenza, e del paradosso che rischia di schiacciare l’Italia.
Giampiero Catone: una situazione pericolosa per l’Italia
L’Italia è arrivata ad “un punto critico che impone riflessioni e rimedi urgenti”, ha scritto in un editoriale Giampiero Catone, riferendosi al fatto che il numero di pensionati abbia superato quello dei lavoratori. “Non è normale, per un Paese che si annovera come potenza economica del G7, che ha una storia industriale di primo piano, che primeggia nell’export, che ha settori come l’agroalimentare che produce eccellenze”. A pesare sulla situazione sono soprattutto la denatalità, che da ormai 30 anni affligge l’Italia, e il depotenziamento della forza lavoro. “Tra il 2014 e il 2022 la popolazione italiana nella fascia di età più produttiva (25-44 anni) è diminuita di oltre un milione e 360 mila unità”. Attualmente, meno del 38% della popolazione ha un impiego. Insomma, sotto il peso di questa contraddizione l’Italia rischia parecchio.
Riforme per il lavoro, fisco equo e meno burocrazia inutile: gli obiettivi del Paese secondo Giampiero Catone
Il Direttore del quotidiano “La Discussione” non è il solo a parlare di emergenza legata al lavoro e alla previdenza. Emma Marcegaglia (ex Presidente di Confindustria e imprenditrice) e Gianna Fracassi (Vicesegretaria Generale della CGIL) hanno sottolineato la necessità di soluzioni concrete e celeri, invitando il Governo ad intervenire con riforme del lavoro che tutelino donne e giovani, che facciano aumentare i salari, la produttività e le opportunità di formazione. Un fisco equo e progressivo, capace di garantire i diritti di tutti e il welfare, dovrebbe essere un’altra priorità del Paese. Infine, il tema di una burocrazia semplificata, a favore di “una riforma fiscale che premi le imprese che assumono”. Giampiero Catone conclude il suo editoriale con l’auspicio che il Governo “sappia cogliere la voglia che c’è in Italia di stabilità”, “creando condizioni vantaggiose per imprese e lavoratori”.
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