Possibile presenza di ocratossina A: richiamato un altro marchio di focacce per rischio di intossicazione. Interessato un lotto che potrebbe essere contaminato da ocratossina A che può causare epatiti ed enteriti
7 Dicembre 2022 da dagata
Possibile presenza di ocratossina A: richiamato un altro marchio di focacce per rischio di intossicazione. Interessato un lotto che potrebbe essere contaminato da ocratossina A che può causare epatiti ed enteriti
Penny Market ai fini della tutela del consumatore, attraverso il suo portale dedicato all’ “Avviso di richiamo di prodotto”, ha segnalato un richiamo precauzionale da parte del produttore di un lotto di focacce con olio extravergine di oliva 8,7% a marchio Spizzipan per la possibile presenza di ocratossina A oltre i limiti di legge. Il prodotto interessato da sei pezzi è venduto in confezioni da 200 grammi con il numero di lotto 223740 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 13/01/2023. Le focacce richiamate sono state prodotte per Grif Srl dall’azienda Fartons Polo, nello stabilimento di Poligono Industrial III, Calle Vimeteres 15, ad Alboraya, nella Comunità Autonoma di Valencia, in Spagna. Sempre per la possibile presenza di ocratossina A, il ministero della Salute aveva già pubblicato il richiamo di un lotto di focacce a marchio Tre Mulini di Eurospin, prodotte dalla stessa azienda, Fartons Polo. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone che dovessero essere ancora in possesso del prodotto, di non consumarlo e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Il richiamo riguarda le regioni geografiche: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’azienda al numero 0471 817900 oppure all’indirizzo e-mail quality@grifgroup.it. Ricordiamo, inoltre che l’OTA ha un’attività essenzialmente nefrotossica. Le intossicazioni principali causate dall’ocratossina A negli allevamenti zootecnici sono la nefropatia dei suini, segnalata nei Paesi del nord-Europa e nei Balcani, e la nefropatia aviaria, diffusa invece nell’America del Nord, entrambe associate al consumo di cereali contaminati da ocratossina A. In dosi diverse può risultare anche immunotossica, cancerogena e genotossica e ad alte concentrazioni può causare comparsa di epatiti, enteriti e necrosi del tessuto linfatico. L’ocratossina A inibisce anche la sintesi proteica, soprattutto nelle cellule renali, con effetti immunosoppressivi.
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