Massimo Malvestio: inflazione, bassa natalità e politiche ESG le concause
1 Luglio 2022 da articolinews
“Se l’inflazione arrivasse al 5%…”: quanto ipotizzato dall’avvocato Massimo Malvestio in un’intervista dello scorso anno è oggi realtà. Il punto del Presidente del Comitato Investimenti di Praude Asset Management LTD.
Massimo Malvestio: l’inflazione al 5%, la lungimirante intervista all’avvocato
Economia e mercati: lo scenario delineato da Massimo Malvestio in un’intervista dello scorso anno, da molti considerato utopistico, si è oggi rivelato realtà. L’inflazione è arrivata al 5%, come ipotizzava l’avvocato e attuale Presidente del Comitato Investimenti di Praude Asset Management LTD nonostante le autorità monetarie e politiche ritenessero che l’inflazione sarebbe rientrata “in pochi mesi”. Nei giorni scorsi è tornato a parlarne, alla luce di quella lungimirante intervista. “L’inflazione era già partita prima del conflitto”, osserva oggi l’avvocato Massimo Malvestio: “Il conflitto ha aggravato il problema. A mio avviso hanno cominciato a prevalere sulle forze deflattive sostanzialmente tre ordini di fattori: il primo è dato dalla abnorme crescita delle masse monetarie effetto delle politiche espansive delle banche centrali. Ma il secondo fattore, che viene spesso sottovalutato nell’analisi di questa fase inflattiva, riguarda le dinamiche demografiche che vedono i baby boomers avviarsi alla pensione senza che i nuovi entrati nel mondo del lavoro siano in numero sufficiente a sostituirli”.
Inflazione: concause e prospettive di sviluppo nelle parole di Massimo Malvestio
Secondo Massimo Malvestio anche le politiche ESG hanno influito: “Imposte dai fondi, dalle banche e dai regolatori alle società quotate prima, ma adesso quasi a tutte, hanno allontanato gli investimenti in risorse energetiche e in materie prime dalle logiche di mercato”. Sulla possibile evoluzione l’avvocato Massimo Malvestio, attuale Presidente del Comitato Investimenti di Praude Asset Management LTD, osserva come “tutti si aspettano che la fase recessiva faccia rientrare l’inflazione”. Ma non è detto sia così: “Vedremo. Il punto vero è a che livello si attesterà e per quanto tempo. Se tornerà all’uno o due per cento tutto potrà essere superato, ma se dovesse attestarsi attorno al 5% – come ho detto un anno fa nell’intervista che vi ho rilasciato – il lago di benzina sulle cui sponde ci siamo attestati, si incendierà comunque e si assisterà ad una grande redistribuzione di ricchezza”.
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