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Pistola carica per errore con proiettili veri sul set, un morto e un ferito.

31 Ottobre 2021 da dagata

Pistola carica per errore con proiettili veri sul set, un morto e un ferito. L’attore Alec Baldwin spara con un’arma da fuoco usata durante le riprese, uccide la direttrice della fotografia e ferisce il regista. Il dramma sarebbe legato a una pistola usata sul set che avrebbe dovuto essere caricata a salve. Un fatto simile costò la vita a Brandon Lee nel 1993. Nove anni prima, nel 1984, l’attore Jon-Erik Hexum morì dopo essersi sparato alla testa con una pistola che doveva essere caricata a salve

Una donna è stata uccisa e un’altra persona ferita da colpi di pistola sparati ieri sul set di “Rust”, un film western con protagonista Alec Baldwin in lavorazione nel New Mexico, negli Stati Uniti. Lo ha reso noto la polizia locale, precisando che a premere il grilletto è stato Baldwin. L’attore 68enne ha premuto il grilletto della pistola di scena, uccidendo la direttrice della fotografia, la 42enne Halyna Hutchins. I colpi hanno raggiunto e ferito anche il 48enne regista Joel Souza. Al momento non è stata formalizzata nessuna accusa per l’accaduto, che è oggetto di indagine. Il dramma, che è di origine accidentale, riguarderebbe una pistola utilizzata sul set che avrebbe dovuto sparare a salve. “Gli investigatori stanno cercando di scoprire che tipo di proiettile è stato sparato e in che modo”, si legge nel comunicato dello sceriffo. Il giornale “New Mexican” di Santa Fe ha riferito che il 68enne Baldwin è stato visto giovedì fuori dall’ufficio dello sceriffo in lacrime, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. La Hutchins, che aveva 42 anni, è stata la direttrice della fotografia per il film d’azione del 2020 “Archenemy”, con Joe Manganiello. Laureata nel 2015 all’American Film Institute, era stata nominata “stella nascente” del settore da “American Cinematographer” nel 2019. Halyna era di origini ucraine, viveva a Los Angeles ed era cresciuta in una base militare sovietica all’interno del Circolo Polare Artico, secondo quanto evidenzia il suo sito web. Halyna aveva una laurea in giornalismo internazionale conseguita alla Kiev National University e lavorò in Europa come reporter investigativa per produzioni documentarie britanniche. Un fatto simile, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, costò la vita a Brandon Lee nel 1993. Nel 1993, Brandon Lee, 28enne figlio dell’iconica star delle arti marziali Bruce Lee, morì dopo essere stato colpito da un proiettile calibro 44 durante le riprese di una scena del film “Il Corvo”. La pistola avrebbe dovuto sparare a vuoto, ma l’autopsia evidenziò una pallottola “vera” conficcata vicino alla sua spina dorsale. Nove anni prima, nel 1984, l’attore Jon-Erik Hexum morì dopo essersi sparato alla testa con una pistola che doveva essere caricata a salve mentre fingeva di giocare alla roulette russa con un 44 Magnum sul set della serie televisiva “Cover Up”.

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