Meno costi, meno errori e più velocità con l’EDI (Electronic Data Interchange). GS1 Italy ne riepiloga benefici e vantaggi, anche per il portafoglio.
6 Maggio 2021 da Redaclem
Milano – L’Italia è salita sul treno della digitalizzazione, che si conferma uno dei temi-chiave del 2021. E l’EDI (Electronic Data Interchange) è uno dei principali vettori del processo di digitalizzazione del paese. Sono 19 mila le aziende che finora hanno adottato l’EDI, condividendo in modo digitale 240 milioni di documenti in un anno. Ma sono ancora poche e sono concentrate in soli cinque settori (il 98% delle aziende appartiene a largo consumo, automobilistico, farmaceutico, elettrodomestici ed elettronica di consumo). Quindi, la maturità digitale nei processi business-to-business sembra ancora lontana.
Eppure, per le imprese l’EDI comporta molti vantaggi e un importante taglio dei costi: un produttore può risparmiare dai 3 ai 5 euro per ogni fattura, dai 10 ai 14 euro per ogni ordine ricevuto e fino a 42 euro a ciclo se completa la dematerializzazione di tutti i documenti del ciclo dell’ordine; mentre un retailer può risparmiare tra 4 e 6 euro per fattura, dai 5 ai 7 euro per singolo ordine emesso e fino a 23 euro a ciclo. Inoltre, l’EDI può essere implementato in modo semplice se si adottano sistemi user friendly e a misura di PMI, come Euritmo, la soluzione web-EDI studiata da GS1 Italy, già usata da 7.500 aziende italiane per lo scambio dei documenti commerciali.
A riepilogare i benefici, diretti e indiretti, dello scambio elettronico dei documenti è il “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia”, che GS1 Italy realizza in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano.
Adottando lo scambio elettronico dei documenti (EDI) le imprese possono:
- Ridurre costi ed errori.
- Velocizzare i pagamenti.
- Accelerare i tempi di consegna.
- Eliminare le attività a scarso valore aggiunto (come il data entry).
- Azzerare controlli e verifiche manuali per tutte le transazioni commerciali.
- Diminuire le rotture di stock e le scorte.
- Ridurre i contenziosi.
- Migliorare la tracciabilità dei prodotti.
- Esportare i prodotti.
Adottando Euritmo, ai benefici dell’EDI “tradizionale” si aggiungono:
- Semplicità di adozione e di utilizzo.
- Facilità di accesso per qualsiasi dimensione aziendale.
- Interoperabilità con i vari sistemi e con gli standard GS1.
- Ampia rete di trasmissione, con provider certificati e interoperabili tra loro.
Sul sito di GS1 Italy è possibile scaricare il “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” e trovare approfondimenti su GS1 EDI ed Euritmo.
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Per informazioni:
Ufficio Stampa GS1 Italy: Nuage Comunicazione – Emanuela Capitanio
Tel. 3474319334 – email: nuagecomunicazione@libero.it
Pressroom e approfondimenti: https://gs1it.org/chi-siamo/pressroom/
GS1 Italy. A partire dall’introduzione rivoluzionaria del codice a barre nel 1973, l’organizzazione non profit GS1 sviluppa gli standard più utilizzati al mondo per la comunicazione tra imprese. In Italia, GS1 Italy riunisce 35 mila imprese dei settori largo consumo, sanitario, bancario, della pubblica amministrazione e della logistica. I sistemi standard GS1, i processi condivisi ECR, i servizi e gli osservatori di ricerca che GS1 Italy mette a disposizione semplificano e accelerano il processo della trasformazione digitale delle imprese e della supply chain, perché permettono alle aziende di creare esperienze gratificanti per il consumatore, aumentare la trasparenza, ridurre i costi e fare scelte sostenibili.
web: gs1it.org
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