Scuola, l’appello della professoressa Susanna Esposito: didattica in presenza anche per licei
18 Dicembre 2020 da articolinews
Occorre trovare delle soluzioni per tutelare tutti gli studenti: su “Adnkronos” le dichiarazioni di Susanna Esposito.
Covid-19, i rischi nelle scuole: il commento di Susanna Esposito
L’ultimo Dpcm contro il Covid-19 emanato dal Governo ha previsto l’attività in presenza solo per scuole dell’infanzia, elementari e medie su tutto il territorio nazionale. Nelle zone più a rischio, la didattica a distanza è prevista anche per il secondo e il terzo anno della scuola secondaria di primo grado. I licei, dunque, restano chiusi. “Stiamo provocando un danno enorme ai ragazzi – ha dichiarato ad “Adnkronos Salute” Susanna Esposito, Professore ordinario di pediatria e Direttore della Clinica pediatrica all’Azienda ospedaliera-universitaria di Parma – tutte le evidenze disponibili ci mostrano che, se è pur vero che quando le scuole sono state aperte ci sono stati casi positivi al Sars-CoV-2 tra gli studenti, questi sono stati prontamente controllati con un adeguato tracciamento dei contatti”. Per contenere i rischi all’interno degli istituti scolastici, al momento sono obbligatorie misure come mascherine, distanziamento, igiene e tracciamento. Questo vale sia per gli studenti che per gli operatori della scuola: solo i bambini al di sotto dei 6 anni possono evitare di indossare dispositivi di protezione individuale. Un sistema che al momento sembra tenere: “È, però, importante che i genitori facciano restare a casa i bambini con febbre o con sintomi respiratori o gastrointestinali”, ha specificato Susanna Esposito.
Licei, la DAD non è sufficiente: l’opinione di Susanna Esposito
Secondo la Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, adesso bisogna trovare delle soluzioni anche per gli studenti liceali costretti a casa: “Se asilo, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado vanno considerati servizi essenziali e tutelati – ha affermato Susanna Esposito – anche gli alunni delle superiori hanno bisogno di andare a scuola”. Una delle problematiche più rilevanti riguarda l’esclusività della didattica a distanza, che con questo utilizzo “non è formativa, oltre che essere molto stancante”. Per questo l’appello della professoressa è che venga considerato almeno un giorno a settimana in presenza: “Per i licei la soluzione può essere quella di considerare la rotazione, magari con scaglionamenti per quanto riguarda gli orari d’ingresso. Comprendo il problema dei trasporti pubblici per i ragazzi del liceo. Dunque se il problema in questo caso sono i rischi extra-scolastici, con la circolazione dei ragazzi sui mezzi e il rischio di assembramenti prima e dopo la scuola – ha concluso Susanna Esposito – la soluzione è la didattica digitale integrata a rotazione in modo da evitare affollamenti”.
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