Sanificazione nelle scuole, Lorenzo Mattioli (Confindustria Servizi HCFS) intervistato da “Adnkronos”
11 Novembre 2020 da articolinews
Lorenzo Mattioli: “Chiediamo garanzie per la salute e la sicurezza nelle nostre scuole”.
Più investimenti e professionalità nelle scuole: l’intervento di Lorenzo Mattioli
La pandemia causata dal Covid-19 ha messo in seria difficoltà il mondo della scuola: da quando a settembre gli istituti scolastici hanno iniziato a riaprire, sono numerosi i problemi di sicurezza segnalati all’interno e all’esterno degli edifici, in particolare dopo il voto del Referendum e delle amministrative. Per questo, in un’intervista rilasciata a “Adnkronos”, il Presidente di Confindustria Servizi HCFS Lorenzo Mattioli ha chiesto al Governo italiano di rivedere le misure che oggi interessano la scuola, insistendo in particolare sulle procedure di sanificazione. Attualmente, infatti, ad occuparsene è il personale ATA, che secondo Mattioli non possiede gli strumenti adeguati a rispettare le tecniche descritte dall’Inail: “Gli 11mila assunti con qualifica di Ata al posto di 16.000 ‘pulitori’ sono supervisionati dai presidi, che hanno preparazioni e competenze che mediamente non afferiscono alle pulizie ed alla sanificazione”. Le scuole dunque non sono in grado di assicurare massima tutela per gli studenti e per i professionisti. Uno dei rischi sottolineati dal responsabile di Confindustria Servizi HCFS è la responsabilità dei dirigenti scolastici: “Si trovano a controllare se stessi e saranno esposti in futuro al rischio di denunce per procurata epidemia – ha dichiarato Lorenzo Mattioli – come sta succedendo per i vertici di diversi ospedali in Italia”.
Lorenzo Mattioli: l’appello al Governo
“Chiediamo, in generale, che le opere di sanificazione vengano gestite in maniera professionale, in particolare nei luoghi oggi ad alto rischio come le scuole. Pensiamo che la sanificazione vada rafforzata con le risorse del Recovery Fund – ha aggiunto Lorenzo Mattioli – visto che il tax credit ha prodotto un misero 9% come bonus per le imprese dalle iniziali promesse del 60%. Contestualmente chiediamo garanzie per la salute e la sicurezza nelle nostre scuole, pronti a dare il nostro contribuito e le nostre proposte”. Il parere del Presidente di Confindustria Servizi HCFS è chiaro: il Governo non ha saputo reagire correttamente ai disagi provocati dall’emergenza sanitaria e ha messo in campo risorse insufficienti. Né ha previsto protocolli particolari all’interno degli istituti scolastici: “Penso a frequenze superiori di pulizia per bagni ed aree comuni, come si sta facendo nelle aziende, sui treni, negli aeroporti. Oppure se ci siano controlli e a chi siano affidati in concreto”. Secondo Lorenzo Mattioli, uno degli errori più gravi è stato cambiare il sistema in vigore fino agli inizi del 2019, quando la pulizia delle scuole veniva svolta da imprese specializzate dopo aver vinto le gare d’appalto: “Le aziende hanno cessato di operare all’interno delle istituzioni scolastiche e poco dopo le stesse venivano chiuse in tutta Italia per via del Covid. Essendo il personale internalizzato lo Stato ne ha sostenuto i costi integralmente, con un aggravio di costi per le casse pubbliche”.
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