La fantasia della Carità: opere di Fabio Agliardi
1 Ottobre 2020 da RedazioneSB
Lo scorso 12 giugno – data originariamente prevista per l’inaugurazione a Palazzo Creberg della mostra La fantasia della Carità – è stato pubblicato sui canali social della Fondazione il suggestivo video che consente la visita virtuale alla esposizione delle opere di FabioAgliardi.
Da oltre dieci anni Fondazione Creberg ha ideato e realizzato un progetto culturale che ha come obiettivo la sensibilizzazione del pubblico – attraverso esposizioni artistiche itineranti che approfondiscono tematiche che riguardano la persona umana e l’ambiente circostante – collaborando con artisti contemporanei.
In stretta correlazione con i Curatori (Angelo Piazzoli, Segretario Generale di Fondazione Creberg, e Tarcisio Tironi, Direttore del MACS di Romano di Lombardia), Fabio Agliardi ha realizzato quindici pannelli (150×150 cm) dedicati al tema della misericordia. Nelle tele sono raffigurate le sette opere di misericordia corporale e le sette opere di misericordia spirituale, mentre il quindicesimo dipinto raffigura “La cura della Casa Comune”, innovativa opera di misericordia delineata da Papa Francesco nel suo messaggio del 1° settembre 2016 per la giornata mondiale dipreghiera per la cura del Creato. In tutti i dipinti sono state inserite rappresentazioni di luoghi o monumenti della città di Bergamo e della provincia, selezionati dall’artista per meglio esplicitare ilmessaggio.
Per l’approfondimento relativo alle caratteristiche della mostra e agli intendimenti ad essa sottostanti, si rinvia al comunicato stampa del 10 giugno 2020 (in allegato).
A causa delle restrizioni sanitarie, la mostra La fantasia della Carità non è stata allestita nel Salone Principale di Palazzo Creberg; come già evidenziato in premessa, dal 12 giugno 2020 è stato pubblicato, sul sito (www.fondazionecreberg.it) e sui canali social della Fondazione, un video che consente una accurata visita virtuale.
Ora – grazie alla collaborazione della Fondazione Credito Bergamasco con il M.A.C.S. di Romano di Lombardia, con Grumello Arte e con la Parrocchia di Sant’ Andrea in Città Alta – l’esposizione sarà resa visibile al pubblico, dal vivo, riprendendo l’esperienza itinerante nel pieno rispetto delle normative sanitarie vigenti. Presso le sedi di mostra sarà distribuito gratuitamente ai visitatori il catalogo edito dalla Fondazione, il cui PDF sarà comunque visibile e scaricabile dal sito di Fondazione Creberg a partire dal 18 settembre 2020.
La prima tappa si terrà a Romano di Lombardia presso la Basilica di San Defendente (19 settembre – 11 ottobre) con presentazione il giorno 19 settembre alle ore 17.30.
Seguirà poi Grumello del Monte presso la Chiesa SS. Trinità (17 ottobre – 15 novembre) con presentazione il giorno 17 ottobre alle ore 16.00 nella Chiesa Parrocchiale.
L’ultima tappa sarà in Bergamo Alta presso la Chiesa di Sant’Andrea (28 novembre –20 dicembre), con presentazione il giorno 27 novembre alle ore 18.00.
Grazie alla sensibilità della famiglia dell’artista – che ha dato seguito ad una intesa verbale intercorsa a suo tempo tra Fabio Agliardi e il Segretario Generale della Fondazione – le quindici opere sono state acquisite da Fondazione Creberg che, al termine del percorso espositivo itinerante, ne farà dono ad enti e associazioni del territorio che, a giudizio della Fondazione stessa, ne siano particolarmente meritevoli o per esercizio di una particolare opera di misericordia (raffigurata nel dipinto donato) o per rilevanza del ruolo sociale e civile svolto nellacomunità.
Mediante questo ulteriore gesto la Fondazione intende ricordare adeguatamente la figura di Fabio Agliardi, scomparso il 13 aprile 2020, Lunedì dell’Angelo, non superando gravi complicazioni derivanti da infezione da virus Covid 19; egli rappresenta dunque una delle vittime della terribile epidemia che così duramente ha colpito Bergamo e i nostriterritori.
«La mostra “La fantasia della Carità” – evidenzia Angelo Piazzoli – intende ricordare la persona e l’attività di Fabio Agliardi attraverso quindici opere, monumentali e intense, che mai avremmo pensato avrebbero costituito un mirabile testamento spirituale e artistico; la loro donazione a formazioni sociali e la loro collocazione in luoghi pubblici lascerà un segno diffuso della mostra e dei suoi intenti culturali in località del territorio ove le opere di carità vengono quotidianamente declinate nella vita reale».
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