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Un gatto contaminato dal suo proprietario in Belgio, “un caso isolato”.

15 Aprile 2020 da dagata

Un gatto contaminato dal suo proprietario in Belgio, “un caso isolato”. Un gatto è stato infettato da Covid-19 in Belgio dopo che il suo proprietario lo ha contratto. Durante la loro revisione quotidiana del coronavirus, il Crisis Center e l’FPS Public Health hanno sollevato il caso di un gatto contaminato da Covid-19 dopo che il suo proprietario lo aveva contratto, come evidenziato dalla facoltà di medicina veterinaria di Liegi. L’animale presentava sintomi come diarrea e difficoltà respiratorie. “Non c’è motivo di abbandonare il tuo animale”.

Questo è un caso di trasmissione dall’uomo agli animali e non dagli animali all’uomo, ha detto il virologo Emmanuel André durante il briefing quotidiano sulla stampa sull’evoluzione dell’epidemia di Covid. -19 in Belgio. È un “caso isolato” che si è verificato dopo un “stretto contatto” tra il gatto e il suo proprietario. “Non c’è motivo di credere che gli animali siano vettori dell’epidemia.” “Finora sono noti solo tre casi (due cani a Hong Kong e un gatto in Belgio) in cui l’animale domestico è stato infettato da esseri umani”, conferma l’Agenzia federale per la sicurezza della catena alimentare sul suo sito web. “Gli animali non sono vettori dell’epidemia, quindi non c’è motivo di abbandonare il tuo animale”, ha evidenziato il Consiglio nazionale per la protezione degli animali (CNPA). Al fine di proteggere gli animali, gli esperti hanno comunque suggerito di adottare una serie di precauzioni per le persone infette che hanno un animale domestico. “Si raccomanda vivamente di continuare ad applicare le regole igieniche classiche (evitare il contatto ravvicinato con l’animale, soprattutto se si è malati, lavarsi le mani dopo aver maneggiato un animale, non lasciare che l’animale si lecchi il viso). Questo da un lato ti impedisce di trasmettere il virus al tuo animale domestico e, dall’altro, di impedirgli di diventare portatore del virus stesso e di trasportarlo attraverso la contaminazione ambientale ”, spiega Afsca. Il CNPA, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia inoltre ai malati di “rispettare le solite regole di igiene” e in particolare di lavarsi le mani prima di accarezzare i propri animali e dopo e di “non strofinarsi il naso”. “Lascia che tutti si prendano cura di se stessi, degli altri e dei loro animali! “, Conclude il Consiglio nazionale per la protezione degli animali.

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