Corea del Sud, Juventus accusata di frode: 60’000 fan chiedono il risarcimento per non aver visto Ronaldo in campo
9 Agosto 2019 da dagata
Corea del Sud, Juventus accusata di frode: 60’000 fan chiedono il risarcimento per non aver visto Ronaldo in campo. Mobilitata la polizia investigativa sudcoreana per la mancata presenza in campo di Cristiano Ronaldo in occasione di una partita amichevole.
60’000 tifosi sudcoreani che si erano accaparrati i biglietti per vedere in campo le grandi star del calcio europeo, e soprattutto Cristiano Ronaldo, sono rimasti in parte delusi. CR7 appunto, è rimasto seduto in panchina per tutta la durata dell’incontro. Secondo il portavoce di migliaia di tifosi, l’agenzia organizzatrice ha deliberatamente approffittato dei molti tifosi mettendo in piedi una campagna pubblicitaria menzognera, dopo avere inscenato prima un’eccitante anticipazione del match amichevole tra la Juventus e la squadra di stelle del campionato di K-League. Il coach della Juventus, Maurizio Sarri, ha commentato l’assenza in campo del portoghese dicendo che CR7 soffriva di un affaticamento muscolare. Contattato dallo stesso Kim Min, il tecnico Maurizio Sarri ha detto di aver parlato con il presidente Andrea Agnelli e lo stesso Ronaldo prima del match e «la conclusione unanime è stata che il giocatore la miglior soluzione fosse quella di rimanere tranquillo a causa di un affaticamento muscolare». Il sito sportivo spagnolo AS ha riportato che l’agenzia LKB e l’avvocato Oh Seok-hyun hanno avviato un’indagine che vuole provare come la Juventus e l’agenzia che ha organizzato l’evento siano colpevoli di frode nei confronti dei 60’000 tifosi presenti allo stadio. Potenzialmente, nel Paese asiatico, il massimo della pena è un anno di prigione per un crimine di questo genere. Gli organizzatori avevano assicurato che Ronaldo sarebbe sceso in campo per almeno 45 minuti. Kim Min-ki è stato designato quale portavoce delle migliaia di tifosi arrabbiati che vorrebbero che Fasta Inc – la società organizzatrice del match amichevole – ripagasse molti dei 60’000 tifosi per il danno subito. Un conto, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 60 milioni di euro. La causa legale pretende il rimborso di 60 euro per il biglietto, più 800 euro a testa di compensazione per ‘ angoscia mentale’. «Per ciò che riguarda ‘l’angoscia mentale’ bisogna dire che molti dei presenti allo stadio sono dei veri amanti del calcio, degli avidi tifosi», ha aggiunto Kim Min. Pavel Nedved, vice presidente della Juventus, ha dichiarato che tutti avrebbero desiderato che Ronaldo potesse essere in campo.
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