Allarme integratori alimentari per presenza di sostanze sildenafil e tadalafil non autorizzate
29 Giugno 2019 da dagata
Allarme integratori alimentari per presenza di sostanze sildenafil e tadalafil non autorizzate. Ministero della Salute ordina il divieto di commercializzazione e ritiro dal mercato di tutti i lotti dei suddetti prodotti: contengono i principi attivi di Viagra e Cialis
Attraverso il sistema di allerta europeo RASFF è stata segnalata dalle Autorità Spagnole la presenza di sostanze farmacologicamente attive quali sildenafil e tadalafil non autorizzate, che contengono i principi attivi dei farmaci Viagra e Cialis, in diversi integratori alimentari provenienti dalla Cina e notificati in Italia da un operatore spagnolo: Marco Cordone. Questi prodotti riportano in etichetta ingredienti a base di piante fornendo al consumatore informazioni ingannevoli e risultano venduti in diversi siti in internet. Per una tutela dei consumatori, anche per eventuali acquisti online, si chiede di non consumare i prodotti elencati nel comunicato del Ministero della Salute Spagnolo che include le immagini delle confezioni, all’indirizzo https://www.aemps.gob.es/informa/notasInformativas/medicamentosUsoHumano/medIlegales/2019/NI-ICM-MI-07-2019-Marco-Cordone.htm. Per i prodotti gia’ acquistati, il ministero della Salute ha previsto che “si provveda al richiamo avvisando inoltre i consumatori sul grave rischio connesso all’uso mediante cartellonistica o altri metodi ritenuti efficaci”. Peraltro, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, Sildenafil e tadalafil sono indicati per ripristinare la compromissione della funzione erettile aumentando il flusso sanguigno del pene attraverso l’inibizione selettiva della fosfodiesterasi 5 (PDE-5). Gli inibitori PDE-5 sono controindicati nei pazienti con infarto miocardico acuto, angina instabile, angina sforzo, insufficienza cardiaca, aritmie l’ipotensione non controllata (pressione arteriosa <90/50 mmHg), ipertensione non controllata, storia di ictus ischemico cervello (ictus ischemico), nei pazienti con insufficienza epatica grave e con una storia di non-arteritica neuropatia ottica ischemica anteriore o disturbi ereditari degenerativi della retina, come la retinite pigmentosa (una minoranza di questi pazienti presenta disturbi genetici fosfodiesterasi retina). Questi principi attivi (gli inibitori selettivi della PDE-5) hanno anche numerose interazioni con altri farmaci e possono essere considerate anche reazioni avverse di varia gravità, come quelle cardiovascolari, poiché il loro uso è stato associato a infarto miocardico acuto, angina instabile, aritmia ventricolare, palpitazioni, tachicardia, incidente cerebrovascolare, morte improvvisa anche cardiaca, che si sono verificati in misura maggiore in pazienti con una storia di fattori di rischio cardiovascolare, per i quali sarebbero controindicati.
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