Cerca:
comunicati-stampa.biz
 Login | RSS |

Comunicati stampa

Ogni giorno tutte le informazioni aggiornate dal Web. Richiedi gratuitamente la pubblicazione del tuo comunicato.
Ti trovi su: Home » Weblog » Varie » Blog article: Ritirata dal mercato una bevanda energetica africana con dentro il viagra | Comunicati stampa

Ritirata dal mercato una bevanda energetica africana con dentro il viagra

6 Marzo 2019 da dagata

Ritirata dal mercato una bevanda energetica africana con dentro il viagra. Venduta in diversi stati africani, la Natural Power Sx, causava effetti devastanti con erezioni interminabili di almeno 6 ore e forti palpitazioni. L’azienda: «Tutto naturale, è un complotto»

La bevanda energetica Natural Power SX, toccasana per il fisico e per il vigore sessuale, imbottigliata in Zambia dalla società Revin Zambia Limited, una società con sede a Ndola, nel nord del paese ed esportata in diversi stati dell’Africa centrale, è stata recentemente ritirata dal mercato dopo che in Uganda un uomo aveva rischiato di perdere la vita a causa dei suoi effetti collaterali. Consumatore abituale, a inizio anno, si era trovato vittima di forti palpitazioni e con uno stato d’erezione dolorosissima prolungatosi per circa sei ore ed era stato ricoverato d’urgenza. L’uomo ha poi sporto denuncia alle autorità locali che si sono interessate del caso. Analizzato il liquido color caramello, la scoperta da parte dell’agenzia di stato “NDA” sulla sicurezza dei farmaci il 28 dicembre 2018: la bibita contiene del citrato di sildenafil, molecola commercializzata nel 1998 con il nome di Viagra. Stando alle autorità, «le quantità della sostanza erano ben al di là delle dosi consigliate» e si è quindi proceduto al ritiro dal mercato e alla chiusura dell’esportazione. Dal canto suo l’azienda Revin Zambia nega, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, indicando la composizione naturale «a base di estratti di zenzero e di tongkat ali». In seguito al bando lo stabilimento, ha però dovuto chiudere i battenti. Una situazione difficile per i 56 dipendenti che non ci stanno, sentiti di recente dal quotidiano francese, denunciano un’inchiesta torbida soprattutto nel passaggio di consegna fra le autorità Zambia e Uganda e ventilano la possibilità di un complotto internazionale atto a favorire la concorrenza locale: «Niente adesso vieta alle aziende in Uganda e Malawi di produrre qualcosa di analogo», spiega il portavoce, «quello delle bevande energetiche è un settore in forte espansione». Intanto, il ministero della Salute ugandese, per ora, ha ordinato il sequestro della bevanda.

Inserito in Varie | Nessun Commento »

Lascia un commento

Nota bene: I commenti saranno soggetti a moderazione.