Titoli TIM sotto pressione dopo la svalutazione da 2 miliardi
15 Novembre 2018 da helly
Uno dei temi caldi sul mercato azionario italiano è la inattesa svalutazione di Telecom Italia, pari a 2 miliardi di euro (limitatamente al solo business italiano). La riunione del CdA che giovedì 8 novembre ha votato sulla questione è stata accesa ed ha alimentato molte polemiche, e messo sotto pressione i titoli TIM. L’utile di 1,2 miliardi nei primi nove mesi si è trasformato in una perdita di 800 milioni dopo l’abbattimento degli avviamenti.
I fatti che coinvolgono i titoli TIM
L’approvazione dei conti di Telecom Italia ha apero un dibattito tra tutti coloro i quali sono soliti investire in titoli TIM sul Ftse Mib. E sono davvero tanti. A peggiorare la cosa c’è la guerra interna tra l’azionista di maggioranza Vivendi e il fondo Elliott, al quale vengono date le maggiori responsabilità (“il fallimento della governance”). Ma qual è lo stato delle cose?
Per capirlo occorre partire dai parametri della trimestrale TIM. Il fatturato dei primi nove mesi è sceso a 14,22 miliardi di euro (-3,3% rispetto ai 14,68 miliardi realizzati nei primi tre trimestri del 2017). Questo forte calo è attribuibile soprattutto ai fatturati deboli registrati in Brasile. TIM infatti segnala il calo della Business Unit Brasile (-460 milioni di euro), provocate dalla forte svalutazione del real brasiliano. Non c’è bisogno del miglior sito trading Forex per vedere quanto sia stata forte la perdita di valore della moneta brasiliana contro euro e dollaro (circa il 17% nell’ultimo semestre).
Ma al di là delle ragioni, quello che preoccupa gli investitori (soprattutto i piccoli), sono i dati di mercato. Anche se nel trimestre estivo la quotazione TIM ha registrato un apprezzamento del 9% (si vedano i pattern descending hawk e homing pigeon), la performance su base annua resta negativa per il 27%. L’unica luce che si intravede riguarda i colloqui in corso con Open Fiber, con la cooperazione nelle aree rurali che potrebbe rappresentare il punto di partenza di una più ampia collaborazione, dando così una bella spinta all’azienda.
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