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Grazie a Samuele Frosio, gli spazi delle palestre di John Reed si trasformano in un museo con “Graffitismo italiano”. Una mostra gratuita che porta l’arte nei luoghi frequentati dai giovani, per offrire loro libertà di esprimersi e per avvicinarli alla bellezza.

Samuele Frosio: l’arte nelle palestre

“Graffitismo italiano” è la mostra gratuita organizzata da John Reed Fitness, allestita nelle loro palestre. “John Reed è un luogo in cui le persone non solo fanno attività fisica e si dedicano al fitness, ma hanno anche l’opportunità di trovare uno spazio dove riconoscersi — ha dichiarato Samuele Frosio — dove crescere personalmente, sviluppare delle idee e quindi coltivare la bellezza. Perché secondo noi, la bellezza nel mondo d’oggi è necessaria, è diventata una funzione del nostro approccio nei confronti della nostra clientela”. L’iniziativa è nata dalla realizzazione che i musei stanno perdendo il pubblico composto dai ragazzi e dalle ragazze, per questo motivo l’intento dietro “Graffitismo italiano” è quello di riportare l’arte nei luoghi frequentati dai giovani e negli spazi in cui si esprimono, “da lì, il collegamento con la street art e con il graffitismo italiano”. I giovani street artists, in Italia, tendono ad essere considerati ancora dei vandali e non artisti: il progetto vuole sostenere queste persone, inserendole nel contesto giusto, “questo consente al ragazzo di avere uno spazio dove esprimersi, che molte volte in questa società manca”, ha rimarcato Samuele Frosio.

Samuele Frosio: il fitness per tutti

Grazie a questa iniziativa, le palestre di John Reed hanno acquisito un valore sociale e di espressione artistica. “I ragazzi che frequentano le nostre palestre apprezzano molto questo aspetto. In questo modo l’arte diventa un luogo d’incontro — ha evidenziato Samuele Frosio — per crescere e conoscere Picasso, ma anche un luogo per coinvolgere persone meno fortunate e più fragili, che in questo contesto hanno l’occasione di riscattarsi e fare attività sportiva. Noi abbiamo come missione il fitness per tutti”. In aggiunta, “Graffitismo italiano” è sostenuta da Scuola d’Arte Bergognone e dal museo Folle Geniale di Lodi. I clienti delle palestre sono rimasti molto colpiti dalla mostra e ciò ha permesso agli artisti emergenti esposti di vendere alcune delle loro opere. La street art assume una luce diversa nelle palestre di John Reed, diventando accessibile a tutti e, ha affermato Samuele Frosio, “i ragazzi si indentificano in uno spazio che diventa un qualcosa dove si sentono a casa. Per noi questa è la gratificazione più grande”.