Luca de Meo (Renault Group): per evitare guerra commerciale serve accordo con la Cina


Per una transizione ecologica efficace, l’approccio del manager alla guida di Renault Group prevede la riforma delle regolamentazioni europee e una nuova apertura agli investimenti internazionali, in particolare a quelli cinesi. Tra le soluzioni condivise da Luca de Meo per risollevare il mercato anche maggiore attenzione alla produzione di K-car.
Luca de Meo: il vero nemico è la CO2, dietro le regole UE la spinta dei tedeschi
Le difficoltà che oggi il settore europeo dell’auto si trova ad affrontare sono frutto di due decenni di regolamentazioni politiche troppo stringenti da parte dell’Unione Europea. Il tutto condito da un approccio totalmente fuorviante, ossia lo scontro tra le tecnologie, tra motori endotermici ed elettrici. Il vero obiettivo, secondo Luca de Meo, non è decidere quale tecnologia vinca, ma dare maggiormente spazio e fiducia agli ingegneri per trovare soluzioni efficaci contro la CO₂ e gli inquinanti. Il CEO di Renault Group non utilizza mezzi termini: “La regolamentazione europea ha fallito”. E l’elettrico non può essere considerato più come “la pallottola d’argento che risolve tutto”. Per il manager, dietro le normative sempre più complesse da parte dell’UE c’è lo zampino dei tedeschi, che pensavano così di proteggere il segmento premium, mentre hanno penalizzato mercati come quelli di Francia, Italia e Spagna, in cui la domanda si concentra su vetture di piccole dimensioni e a costi contenuti.
Equilibrio commerciale e attrazione di investimenti: i vantaggi di un accordo con la Cina nelle parole di Luca de Meo
C’è poi da affrontare l’elefante nella stanza, ossia il primato della Cina sull’elettrico. Il manager sostiene l’urgenza di stabilire un’intesa economica, mirata a evitare conflitti commerciali, similmente a quanto accaduto in passato con giapponesi, americani e coreani – insieme titolari del 25% del mercato europeo. L’idea sarebbe quella di cedere alla Cina una quota del 10%-15% del mercato, in cambio di investimenti strategici che possano favorire la trasformazione dell’intera filiera, in particolare nella catena del valore delle vetture elettriche. Luca de Meo propone inoltre una svolta nell’assetto produttivo che potrebbe rivitalizzare i mercati in Italia, Francia e Spagna: tornare a sviluppare auto compatte ed economicamente vantaggiose, non senza una regolamentazione differenziata, come avviene in Giappone con le K-Car. Tale mossa, secondo il manager, permetterebbe di conciliare le esigenze ambientali dell’Unione Europea con quelle economiche dei costruttori.
Inserito in Auto e Motori | Nessun Commento »