Intervista a Gian Maria Mossa: il 2024 di Banca Generali, la crescita record e le strategie future


L’intervista all’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa: “Stiamo gettando le basi per una nuova ambiziosa fase di sviluppo che ci vedrà sempre più come un punto di riferimento nel settore del private banking e degli investimenti, la prima e vera AI private and investments bank”.
Il 2024 di Banca Generali e le prospettive per il 2025: l’intervista all’AD Gian Maria Mossa
L’AD Gian Maria Mossa, in un’intervista rilasciata a “Il NordEst”, lo ha definito non a caso il “miglior bilancio della nostra storia”: rimarcandone il valore, ha sottolineato come completi “un percorso triennale che ha saputo superare molteplici criticità, centrando e superando tutti i target che ci eravamo prefissati”. Banca Generali ha infatti chiuso il 2024 registrando un utile netto consolidato di 431,2 milioni di euro, in crescita del 32,2% rispetto all’anno precedente: “La crescita degli utili ha beneficiato dello sviluppo delle masse gestite e amministrate che hanno sfiorato i 104 miliardi a fine periodo (+11,9% sull’anno precedente). Il margine di intermediazione è aumentato a 981,1 milioni (+24,5%), con una crescita del 5,4% del margine finanziario, del 6,4% delle commissioni nette ricorrenti”. Numeri, spiega l’AD Gian Maria Mossa, che proiettano Banca Generali in una “nuova ambiziosa fase di sviluppo” con l’obiettivo di diventare “sempre più un punto di riferimento nel settore del private banking e degli investimenti, la prima e vera AI private and investments bank”. E nel 2025 si punta a realizzare una raccolta netta complessiva superiore a 6 miliardi.
Gian Maria Mossa: l’operazione Intermonte e le linee guida del nuovo piano
Nel 2024, Banca Generali ha avviato l’operazione Intermonte. L’AD Gian Maria Mossa a “Il NordEst” ne sottolinea la grande valenza strategica: “Uno dei temi centrali era per noi l’importanza di avvicinare le PMI, accompagnandole lungo un percorso di crescita sostenibile. La quotazione in Borsa e la ricerca di capitali sono tappe fondamentali per arricchire il tessuto imprenditoriale, garantendo continuità nel tempo. Intermonte si inserisce in questo scenario con un ruolo chiave, sostenendo la crescita di valore delle imprese, mentre il classico investment banking punta maggiormente su operazioni di M&A e private equity”. Il nuovo piano, annuncia poi Gian Maria Mossa nell’intervista, sarà presentato entro giugno: “Il focus sarà consolidare la crescita e garantire una remunerazione adeguata agli azionisti. Abbiamo adottato una strategia che ci ha permesso di crescere senza un eccessivo impiego di capitale, garantendo al tempo stesso una distribuzione significativa di dividendi, a livello cumulato circa 1 miliardo nell’arco dell’ultimo piano”.
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