A Slow Wine Fair 2025 Tiziano Bellini e la sua Cantina dell’Innovazione: una storia di passione e audacia


La fiera di Bologna sarà un’opportunità per scoprire i vini di un vero pioniere che sta contribuendo a scrivere una nuova pagina nella storia della viticoltura italiana, in un’ottica di rispetto per l’ambiente e di riscoperta delle tradizioni.
Dal 23 al 25 febbraio 2025, Slow Wine Fair torna a Bologna, portando con sé un’esplosione di culture enologiche, storie di viticoltori e vini che incarnano la filosofia del “buono, pulito e giusto”. Un evento che raccoglie protagonisti del mondo del vino, dai produttori ai wine lovers, passando per esperti del settore, tutti uniti dalla volontà di promuovere una viticoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Tra i tanti volti che animeranno la manifestazione, uno che non passerà inosservato è quello di Tiziano Bellini, il fondatore di una cantina innovativa nel cuore della Lombardia, che con i suoi vini racconta una storia di determinazione, passione e ritorno alle radici.
Slow Wine Fair 2025 sarà l’occasione per Tiziano Bellini di presentare al pubblico il frutto di questa audace trasformazione. Al Pad. 20 | C2 Desk 25, i visitatori potranno degustare i suoi vini e conoscere la sua storia. Da manager di successo a vignaiolo, Bellini rappresenta il perfetto esempio di come sia possibile unire l’esperienza nel mondo degli affari con quella nel settore agricolo, dando vita a un progetto che punta sulla qualità, sull’innovazione e sulla sostenibilità.
Tiziano Bellini ha costruito una carriera di successo a livello globale, spaziando dalla City di Londra a Dubai fino alla Malesia, riconosciuto come uno dei manager di punta nel campo del risk management. Nonostante il prestigio internazionale e una carriera avviata, Bellini decide di fare un passo audace: senza lasciare il mondo delle banche, vuole dedicarsi alla viticoltura, con un progetto chiaro in mente, fondare “La cantina dell’innovazione” – a Sabbioni, un piccolo borgo della sua infanzia nella provincia di Mantova, per immergersi completamente nel mondo del vino naturale.
Impianta i suoi vigneti su terreni che raccontano una storia antica, quelli della piana creata dalle esondazioni del fiume Po. Un terroir straordinario, che unisce suoli franco-argillosi e sabbiosi-limosi con una vena calcarea superficiale, un’area dove il clima si presta a una viticoltura di qualità. È qui che nascono i suoi vini, destinati a conquistare palati esperti e ristoranti di prestigio, anche oltre i confini nazionali.
Alla base della filosofia vitivinicola di Tiziano Bellini c’è un’idea chiara: una viticoltura che rispetti la natura, promuova la biodiversità e minimizzi gli sprechi. I suoi vigneti sono gestiti seguendo i principi dell’agricoltura circolare, un approccio che preserva il suolo e riduce al minimo l’impatto ambientale, con una simbiosi perfetta tra uomo e natura.
Il risultato è una produzione di vini che non solo rispettano l’ambiente, ma sono anche frutto di un rigoroso processo artigianale. Ogni bottiglia è un pezzo unico, che esprime l’amore per il territorio, la passione per la qualità e la continua ricerca dell’eccellenza. La vinificazione avviene senza fretta, con fermentazioni spontanee e affinamenti che coinvolgono tecniche innovative, ma sempre nel rispetto della tradizione.
Le varietà scelte da Bellini sono il risultato di una ricerca attenta: Ancellotta, Grappello Ruberti, Pinot Nero e Pinot Chardonnay, tutte selezionate per esaltare le caratteristiche del terroir. Il Grappello Ruberti, ad esempio, è la base per le sue bollicine, mentre il Pinot Nero e Chardonnay sono destinati a diventare bollicine metodo classico. Ogni vino, che sia fermo o spumante, racconta una storia di passione e di innovazione.
“La cantina dell’innovazione” non è solo un nome, ma un concetto che guida ogni aspetto del lavoro in vigna e in cantina. Il legame con la famiglia e il territorio è ben visibile anche nelle etichette che portano i nomi di luoghi simbolici del territorio mantovano e dei membri della famiglia, come “Giorgio”, il vino dedicato al padre, e “Annunciata”, dedicato alla madre.
I vini di Tiziano Bellini sono oggi distribuiti in ristoranti rinomati in Italia, Spagna, Canada e Regno Unito, e continuano a guadagnare il favore di una clientela sempre più attenta alla qualità e alla sostenibilità.
Tiziano Bellini è un manager riconosciuto a livello internazionale per innovazione e pragmatismo. Ha trascorso diversi anni nella City di Londra ricoprendo importanti ruoli nelle più prestigiose istituzioni finanziarie globali. Ha insegnato in università del calibro della London School of Economics, Imperial College ed ha scritto diversi libri diventati un punto di riferimento per i risk manager di tutto il mondo. Tiziano ha deciso di rientrare in Italia per realizzare il sogno della vita: “La cantina dell’innovazione”. L’idea di “sporcarsi le mani” per produrre vino ha preso forma in Sabbioni di Viadana, un piccolo centro in Provincia di Mantova. Il leit-motiv della sua avventura è valorizzare e riscoprire un territorio i cui vitigni erano già celebrati dal poeta Virgilio. A dir poco sfidante impiantare vitigni quali Pinot Chardonnay e Pinot Nero a una altezza di 14 metri sul livello del mare. Ardita l’idea di produrre bollicine con metodo classico nel parco naturale dove il fiume Oglio confluisce nel Po, così come la realizzazione di uno “sforzato” da uve Ancellotta abitualmente usate come uve da taglio. Condivide con la famiglia il sogno di restituire un volto umano ai sapori della vita con vini ambasciatori dell’estro inventivo italiano nel mondo. I riconoscimenti già ottenuti, come Decanter World Wine Awards, già attestano il valore di questa nuova impresa “Made in Italy”.
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