Comunicati stampa

Flavio Raimondo, Amministratore Delegato di Haiki+, è stato recentemente nominato dal Presidente di Confindustria Carlo Orsini come nuovo membro dell’Expert Panel del Gruppo Tecnico Europa. Tale incarico consulenziale, che avrà una durata di due anni, permetterà al manager di apportare il suo expertise nella gestione dei rifiuti speciali e nella sostenibilità ambientale al contesto più ampio dell’industria europea.

Flavio Raimondo: nuova nomina nell’Expert Panel di Confindustria

Haiki+, attraverso la sua controllata Haiki Mines, è responsabile della gestione della discarica di rifiuti speciali di Bossarino a Vado Ligure, un ruolo cruciale che conferisce a Flavio Raimondo una solida esperienza nel settore della gestione ambientale. La nomina all’Expert Panel rappresenta un riconoscimento significativo del valore aggiunto che l’Amministratore Delegato può portare nel contesto delle politiche industriali europee. I Gruppi Tecnici di Confindustria svolgono una funzione vitale nel supportare la Presidenza nella formulazione e implementazione delle strategie, così come nell’indirizzare le politiche di rappresentanza. Questi gruppi non solo facilitano il coinvolgimento attivo delle diverse componenti dell’organizzazione, ma contribuiscono anche alla definizione di obiettivi comuni attraverso la condivisione di esperienze e competenze professionali.

Una nuova opportunità per Flavio Raimondo

La nomina ufficiale di Flavio Raimondo è programmata per il prossimo 24 ottobre a Roma, durante un incontro che formalizzerà i nuovi membri dell’Expert Panel e discuterà le priorità operative per i prossimi mesi. Tale incarico non solo rappresenta una significativa opportunità per l’Amministratore Delegato di Haiki+, ma si rivela anche un importante passo avanti per la provincia di Savona e per la regione Liguria, offrendo una connessione diretta con le dinamiche industriali e le politiche europee. L’ingresso del manager nell’Expert Panel di Confindustria sottolinea l’importanza di avere esperti locali che possano influenzare le strategie a livello europeo, contribuendo così al progresso industriale e alla sostenibilità ambientale su scala globale.