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Salame richiamato per possibile presenza di salmonella

27 Ottobre 2024 da dagata

Salame richiamato per possibile presenza di salmonella. Allerta del ministero della Salute per rischio microbiologico

Il ministero della Salute ha annunciato sul portale del dicastero dedicato agli “Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”, a tutela della salute dei consumatori, il richiamo da parte del produttore di un lotto di salame, distribuito da Maggie Srl, de “I Friulani salame/soppressa” e “I Friulani salame/soppressa con aglio” per rischio microbiologico. Il motivo indicato nell’avviso di richiamo è la possibile presenza di Salmonella nell’impasto del prodotto. Le confezioni interessate sono quelle da 4500, 600 e 300 grammi con scadenze 18/03/2025, 07/01/2025 e 16/01/2025 del lotto P242420. L’azienda Salumi Vida Sas di Luigi Vida che ha prodotto il salame richiamato, ha lo stabilimento di produzione a Torreano, in provincia di Udine, in via dei Laghi 28. La salmonella, spiega il portale Epicentro dell’Istituo Superiore di Sanità (Iss), è il batterio più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. La gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili (anziani, bambini e soggetti con deficit a carico del sistema immunitario). A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto con il marchio e il lotto di confezionamento indicati e a restituirli al punto vendita o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. E se il prodotto è già stato consumato? In tal caso è opportuno recarsi subito al pronto soccorso in caso di sintomi strani e simili a quelli di un’intossicazione, sintomi come diarrea, febbre e crampi allo stomaco ed è una delle più comuni infezioni di origine alimentare. Se, invece, non si ha nulla si può spiegare il tutto al proprio medico di famiglia e seguire le sue indicazioni per capire come muoversi. Seguire le allerte alimentari è sempre un buon modo per prendersi cura di sé e per godere al meglio di alimenti sempre sani ed in grado di garantire un’alimentazione a prova di rischi sia per sé che per la propria famiglia. Uno dei migliori modi per aver cura della propria salute e di quella di coloro che amiamo. Si evidenzia, tuttavia, che questa settimana è il terzo caso, dopo due richiami alimentari disposti dal Ministero della Salute nei confronti di altrettante aziende in Toscana e Trentino. Questa volta l’allerta alimentare è scattata per un produttore del Friuli Venezia Giulia, in particolare della provincia di Udine.

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