Comunicati stampa

La situazione che sta attraversando il mercato del cacao è critica da diversi trimestri, ma a giudicare dalle ultime previsioni, lo scenario potrebbe ulteriormente peggiorare in futuro. Infatti mentre la domanda continua a essere robusta e in aumento, la produzione non riesce a tenere il passo. E questo deficit potrebbe incidere notevolmente sul prezzo in futuro.

Le previsioni sul mercato del cacao

Secondo le previsioni che l’Organizzazione Internazionale del Cacao aveva formulato a maggio scorso, sul mercato si sarebbe creato un surplus di domanda di 439mila tonnellate. Ma lo scenario è anche peggiore, tanto che l’ICCO ha rivisto quella stima alzandola del 5,2%, spingendo così il deficit di offerta previsto a 462mila tonnellate.

Nell’ultimo report sull’andamento del mercato del cacao, l’organizzazione ha scritto che le forniture globali rimangono depresse a causa di “condizioni climatiche avverse, alberi invecchiati, parassiti e malattie che hanno colpito la produzione nelle principali aree del cacao durante la stagione in esame”.
La produzione globale – a causa dei cattivi raccolti in Africa occidentale – dovrebbe essere poco superiore ai 4,3 milioni di tonnellate (-2,9%) rispetto alle precedenti stime. Inoltre le stime di macinazione dovrebbero essere inferiori del 2,1%, a 4,75 milioni di tonnellate.

Lo scenario

Quanto sta accadendo sul mercato del cacao potrebbe innescare un’ulteriore fuga in avanti del prezzo. I futures di New York sono aumentati di circa l’80% quest’anno, nonostante ci sia ancora un gap down rispetto ai massimi storici.
Ma intanto i livelli delle scorte monitorati dall’ICE mostrano che siamo ai livelli più bassi dall’inizio del 2009. E siccome le scorte andranno ricostituite, mancando chi vende si arriverà a una forte pressione sui prezzi.

Effetti sui consumi

Con il prezzo che sul mercato del cacao continua a salire, è chiaro che anche i costi di molti prodotti a base di cacao sono già aumentati e continueranno a farlo. E non c’è strategia di spread trading che tenga. Questo incremento però porta a una compressione dei consumi, mettendo a rischio molte aziende dolciarie.

Soluzioni? Nessuna purtroppo. Perché pur volendo incrementare la superficie produttiva, e i nuovi alberi richiedono almeno tre anni per raggiungere la maturità dei frutti. Questo significa che è limitata la rapidità con cui la produzione può aumentare per alleviare la carenza.