Comunicati stampa

Guru Shri Prakash Das Ji Maharaj a Lecce: “Un Messaggio di Unità e Rispetto”

Lecce – La comunità indiana residente a Lecce e in Puglia ha vissuto giorni di grande festa in occasione della visita di Guru Shri Prakash Das Ji Maharaj, un’eminente figura spirituale indiana nota per il suo incrollabile impegno nella tutela delle mucche e nella promozione di valori tradizionali. Proveniente direttamente dall’India, dove gestisce una Guoshala (rifugio per mucche) che ospita oltre 300 esemplari, il Guru ha scelto l’Italia come tappa del suo tour internazionale. A Lecce, in particolare, è stato accolto con grande calore e devozione. Durante la sua permanenza, Shri Prakash Das Ji Maharaj ha tenuto diversi incontri, durante i quali ha intonato canti religiosi e patriottici indiani, trasmettendo un messaggio di profonda spiritualità e di amore per la patria. Il Guru ha rivolto un appello accorato ai giovani indiani, esortandoli a non dimenticare le proprie radici e a mantenere un forte legame con la terra d’origine. “L’India è la nostra madre”, ha affermato il Guru, “e dobbiamo rispettarla e proteggerla. Allo stesso tempo, dobbiamo essere grati all’Italia, che ci offre l’opportunità di una vita migliore. È nostro dovere vivere in armonia con entrambe le culture”. Shri Prakash Das Ji Maharaj ha inoltre invitato tutti i presenti a seguire principi di vita sani, evitando il consumo di alcolici e promuovendo il rispetto reciproco. Il suo messaggio ha risuonato profondamente nel cuore della comunità indiana, che ha trovato in lui una guida spirituale e un esempio da seguire. La visita del Guru Shri Prakash Das Ji Maharaj a Lecce nel corso della quale ha voluto incontrare anche i rappresentanti dello “Sportello dei Diritti” presso la sede nazionale in via Luigi Sturzo, per Giovanni D’Agata, presidente dell’associazione che da anni si occupa fra l’altro d’intercultura e integrazione, rappresenta un momento di grande unione per la comunità indiana in Italia, un’occasione per rafforzare i legami con la propria cultura e per promuovere un dialogo costruttivo con la società che li accoglie.