TIM, Pietro Labriola alla guida per un altro mandato
9 Giugno 2024 da articolinews
Pietro Labriola, alla guida di TIM da gennaio 2022, è stato confermato nel suo ruolo di AD per il secondo mandato a seguito dell’Assemblea che si è tenuta lo scorso 23 aprile. In un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”, il manager ha parlato del futuro del Gruppo.
Pietro Labriola confermato per il secondo mandato come AD di TIM
Pietro Labriola è stato confermato come Amministratore Delegato di TIM per il secondo mandato. “Come già negli ultimi due anni, lavoreremo con ancora maggior determinazione – ha affermato il manager – a vantaggio di tutti i soci che con grande senso di responsabilità, direttamente o indirettamente, hanno permesso di garantire questa continuità. L’obiettivo rimane quello di centrare tutti i target che abbiamo dato al mercato e di ritornare, possibilmente in orizzonte di piano, a una remunerazione degli azionisti. Sono convinto che questa sia la strada migliore per riconquistare la fiducia di tutto il mercato”. Ad accompagnare Pietro Labriola alla guida di TIM ci sarà un nuovo Consiglio di Amministrazione, definito dallo stesso manager un “giusto mix tra la continuità del precedente e le competenze dei nuovi consiglieri che saranno determinanti per affrontare le sfide che abbiamo di fronte”.
La strategia di Pietro Labriola in TIM
“A volte è necessario cambiare e andare in discontinuità, per uscire da uno status quo non più sostenibile. Non è solo un tema della nostra azienda ma dell’intero settore in Europa e ancora di più in Italia”, ha sottolineato Pietro Labriola. “Il nostro piano affronta gli ostacoli che abbiamo al nostro interno per essere pronti a cogliere le sfide e le opportunità che arrivano dal mercato. In primis, dobbiamo abbattere il debito, portando la struttura finanziaria a livelli di eccellenza, per continuare a investire. Lo faremo attraverso la vendita della rete fissa. Poi, sono necessarie nuove regole per il mercato, uguali per tutti coloro che offrono i servizi finali ai consumatori”. L’AD resta quindi fermo nelle sue convinzioni: “È impensabile ottenere un consenso unanime. Un leader è colui che ha un’idea buona e la porta avanti. […] Devi essere coerente in quello che credi e portare avanti il tuo pensiero, se hai ragione la tua idea si affermerà”.
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