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Squalo martello di oltre 2 metri avvistato vicino alla riva della spiaggia turistica di Gran Canaria

23 Giugno 2024 da dagata

Squalo martello di oltre 2 metri avvistato vicino alla riva della spiaggia turistica di Gran Canaria. Avvistamenti a riva di squali sempre più frequenti: ecco cosa sta succedendo

La polizia spagnola ha diffuso le immagini di uno squalo martello avvistato sulla costa dell’isola di Gran Canaria. La trafficata spiaggia di Meleara nella città di Telde è stata chiusa sabato dopo che i bagnanti hanno scoperto l’animale lungo due metri vicino alla riva. “Il bagnino ha iniziato a fischiare e ha costretto tutti a uscire dall’acqua”, ha detto una giovane ragazza al canale televisivo locale Canarias 7. L’avvistamento è avvenuto sabato 15 giugno intorno alle 17:30, i bagnini della spiaggia di Melenara, a Telde, sull’isola spagnola di Gran Canaria, hanno lanciato l’allarme dopo che i turisti hanno avvistato uno squalo martello di quasi due metri vicino alla riva. Ai bagnanti è stato chiesto di uscire dall’acqua il più rapidamente possibile, cosa che ha causato il panico tra i turisti. Nel fine settimana è stato vietato l’accesso alla spiaggia. In collaborazione con le forze dell’ordine, i soccorritori hanno utilizzato una moto d’acqua e un drone per rintracciare l’animale. A scopo precauzionale, secondo la stampa locale, anche la vicina spiaggia di Salinetas è stata chiusa al pubblico. Domenica i turisti hanno nuovamente segnalato la presenza di uno squalo nell’acqua. Non è noto se si trattasse dello stesso animale. Lunedì le spiagge hanno finalmente potuto riaprire tutte e da allora lo squalo non è più stato avvistato. Quest’ultimo si sarebbe diretto rapidamente verso acque più profonde, il che fa pensare che stesse inseguendo un pesce o un’altra preda. Tuttavia gli avvistamenti a riva di questi animali sono sempre più frequenti. Questo incremento, che oltre al Mediterraneo sta interessando le acque di tutto il mondo, per quanto possa sembrare repentino, è il risultato di un lento cambiamento delle condizioni in cui riversa la popolazione marina. La causa primaria, ovviamente, è l’essere umano. Secondo la D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon nel Regno Unito, l’ipotesi più probabile è il cibo. A causa del cambiamento climatico, che ha reso le acque più calde, e della pesca eccessiva, che ha ridotto il numero di prede naturali, gli squali si spingono alla riva in cerca di un pasto. Gli incidenti che coinvolgono la specie dello squalo martello, sono relativamente rari, conclude la dottoressa. Secondo l’International Shark Attack File, che elenca tutti gli attacchi di squali conosciuti, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dal 1900 sono stati registrati solo 16 incidenti tra squali martello e esseri umani. Nessuno di loro è stato letale. Ecco il video dell’avvistamento disponibile all’indirizzo: https://www.itemfix.com/v?t=axl712&jd=1

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