Prezzo del caffé, rischio rialzo con la siccità e le tensioni in Medio Oriente
28 Aprile 2024 da helly
Le tensioni in Medioriente hanno alzato il livello di preoccupazione riguardo alle possibili conseguenze sul prezzo delle materie prime agricole. Tra tutte, il caso che preoccupa maggiormente è quello del caffé, perché è già stato colpito duramente da una situazione climatica difficile, che ha compromesso parte della produzione.
Le dinamiche del prezzo del caffé
Il riscaldamento eccessivo può colpire le regioni di coltivazione del caffè, riducendo la produzione e rendendo le piantagioni più vulnerabili. La conseguente scarsità di caffè sul mercato induce a sua volta un aumento dei prezzi.
E’ quanto sta succedendo negli ultimi mesi soprattutto nell’emisfero Sud, dove si trovano i principali produttori globali. Il caldo anomalo e la siccità hanno messo in ginocchio le piantagioni.
La situazione dei maggiori produttori
Il Brasile è già stato colpito dalla deforestazione della foresta amazzonica promossa dal presidente Jair Bolsonaro, che assieme alle politiche inefficaci nella gestione dell’emergenza COVID-19, ha compromesso la produzione nel Paese. Adesso ci si mette il calo. Il caffè “Arabica” alla Borsa di New York ha chiuso a 2,31 dollari a libbra, ben al di sopra dell’incrocio medie mobili 50 e200 giorni, che evidenzia un chiaro trend ascendente.
Il Vietnam, l’altro maggiore produttore al mondo, ha visto a sua volta crollare le produzione. Qui la storia comincia da un po’ più lontano, ossia dalle misure restrittive imposte dalla pandemia, che hanno influenzato direttamente la produzione di caffè, provocando ritardi e difficoltà nella raccolta e nell’esportazione del prodotto. Adesso che si stava riprendendo del tutto, il problema climatico ha fatto fare nuovi passi all’indietro, tanto che il prezzo è più che raddoppiato negli ultimi tre mesi, passando da circa 2 a 4,2 dollari al chilo.
Le tensioni in Medio Oriente e il prezzo
Lo scenario relativo al prezzo del caffé potrebbe quindi vedere un proseguimento del rally che era iniziato già un anno fa. Lo evidenziano anche gli indicatori leading di mercato. Ma la questione più grave è che secondo gli analisti questo trend potrebbe aggravarsi a causa delle tensioni in Medio Oriente, per via delle difficoltà per le merci di transitare a pieno regime nel Mar Rosso. Nel caso del caffè i motivi di preoccupazione sono anche gli stock in esaurimento e il consumo in grande espansione, soprattutto in Asia.
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