Gruppo Danieli leader negli impianti per l’acciaio green: utile in crescita nel primo semestre
7 Aprile 2024 da gpnewsoffice
I risultati del primo semestre 2023-24 confermano il ruolo di Gruppo Danieli come leader negli impianti per la produzione di acciaio green. Rispettate invece le previsioni sul calo di redditività della divisione Steel Making.
Gruppo Danieli: utile in crescita per la divisione Plant Making
In un contesto complesso, caratterizzato da tensioni geopolitiche e da una domanda di acciaio in contrazione, ma anche dalla spinta degli investimenti in impianti di produzione sostenibile, Gruppo Danieli si conferma leader nelle tecnologie per la produzione di acciaio green, ottenendo ottimi risultati di bilancio e trainando l’intero settore. La solida performance rilevata nei primi sei mesi dell’anno ha fatto attestare il portafoglio ordini sopra i 6 miliardi di euro, a dimostrazione della fiducia che i clienti ripongono nel Gruppo. La multinazionale di Buttrio ha chiuso così il primo semestre con un fatturato di 2,07 milioni di euro, registrando un aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato che è stato trainato soprattutto dagli impianti per l’acciaio green, i quali hanno permesso alla divisione Plant Making di ottenere un incremento del 162% dell’utile, portandolo a 86,3 milioni di euro.
Divisione Steel Making: per Gruppo Danieli sono “confermate le previsioni”
A differenza della divisione Plant Making, quella Steel Making ha registrato una flessione dell’utile. Come spiegato da Gruppo Danieli, le due attività si compensano in un “up and down” dei cicli economici, i quali prevedono un minore consumo di acciaio nella fase down e una crescita di opportunità per la divisione Plant Making. “I risultati del primo semestre 2023-24 confermano le previsioni di un calo di redditività nella produzione di acciaio e di un miglioramento nella progettazione e fornitura di impianti siderurgici”. Secondo il Gruppo, è molto probabile che l’attuale trend prosegua anche nei prossimi mesi, permettendo la compensazione dei risultati delle due divisioni e confermando le stime di chiusura di esercizio con risultati uguali o migliori delle previsioni.
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